
Sui social il presidente del Lazio ha annunciato le sue dimissioni dalla guida del Partito democratico e subito politici da sinistra a destra hanno commentato la sua decisione. Da Francesco Boccia, Graziano Delrio fino a Matteo Salvini: cosa pensano colleghi di partito e avversari

Nicola Zingaretti ha annunciato su Facebook le sue dimissioni da segretario del Partito Democratico, la notizia ha subito scatenato le reazioni dei politici sia di sinistra che di destra
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"Nel momento più drammatico della storia recente del Paese e nel momento più difficile della storia del Partito democratico, Nicola Zingaretti è stato un faro - ha scritto l'esponente Pd Francesco Boccia su Facebook - sia per il governo che per il Pd. Credo che nessuno possa mettere in dubbio fatti oggettivi, oltre alla sua serietà e alla sua lealtà verso la comunità dem. E penso che l'Assemblea nazionale abbia una sola strada: chiedergli di restare. Grazie alla sua guida, è uscito da uno dei periodi più bui della sua storia". (Foto/Facebook Francesco Boccia)
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Il capogruppo dei Dem alla Camera Graziano Delrio ha invece detto che "in un momento così grave e difficile per il Paese il Pd ha bisogno che Nicola, che ha sempre ascoltato tutti, rimanga alla guida del partito. Il dibattito interno è fisiologico e non deve essere esasperato. Ritroviamo insieme la strada"
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"Abbiamo sulle spalle non solo il destino del Pd ma una responsabilità più grande nei confronti di un paese in piena pandemia. Il gesto di Zingaretti impone a tutti di accantonare ogni conflittualità interna, ricomponendo una unità vera del partito attorno alla sua guida", così il ministro della Cultura ed esponenete Pd Dario Franceschini su Twitter

Anche la presidente del Pd Cecilia D'Elia, parlando al Nazareno, ha commentato la decisione del presidente della regione Lazio. "Zingaretti ha ereditato due anni fa un Pd morto, isolato, che usciva da una competizione elettorale - ha detto - in cui si era affermato il nuovo bipolarismo M5s-Lega. Lo stesso Zingaretti ci aveva spinto in una discussione sul partito. Ma di fronte al degrado politico interno e a una discussione tutta sul potere, ne ha tratto le conseguenze, ha compiuto un gesto politico di grande responsabilità"

"Spiace che il Pd abbia problemi interni che costringono Zingaretti a dimettersi - ha scritto in un tweet Matteo Salvini - ma noi oggi stiamo lavorando coi ministri della Lega per produrre vaccini in Italia, per rottamare 65 milioni di cartelle esattoriali, per far arrivare rapidamente i rimborsi attesi a 3 milioni di Partite Iva, professionisti e imprenditori". Il leader della Lega ha anche detto: "Spero che le dimissioni di Zingaretti non siano un problema per il governo: di tutto abbiamo bisogno tranne che di problemi”. (Foto/Twitter Matteo Salvini)

"Le dimissioni di Nicola Zingaretti non mi lasciano indifferente. Seguo con rispetto e non intendo commentare le dinamiche di vita interna del Pd. Ma rimango dispiaciuto per questa decisione, evidentemente sofferta - ha scritto su Facebook l'ex premier Giuseppe Conte - ho avuto la possibilità di confrontarmi con lui molto spesso, in particolare dopo la pandemia. Ho così conosciuto e apprezzato un leader solido e leale, che è riuscito a condividere, anche nei passaggi più critici, la visione del bene superiore della collettività"

"Condivido le parole di Nicola Zingaretti. In questo anno difficile ho avuto modo di conoscerlo e di confrontarmi con lui, a volte scontrandoci - ha scritto su Facebook il capo politico M5s Vito Crimi - con durezza ma sempre con lealtà e rispetto reciproco, e devo riconoscergli un forte spirito di collaborazione e abnegazione. Credo che tutti, vale anche per il Movimento 5 Stelle, dovremmo mettere da parte ambizioni personali, guerre interne, lotte di potere e posizionamenti, e pensare invece solo al Paese". (Foto/Facebook Vito Crimi)

Al telefono all'Ansa, invece, il ministro degli Esteri ed esponente M5s Luigi Di Maio ha detto: "Cosa penso? Ho lavorato con Nicola per mesi. È una persona perbene"

"Dopo aver fatto fuori Giuseppe Conte rimaneva l'ostacolo Nicola Zingaretti al programma di normalizzazione dell'Italia. Un grande abbraccio a Nicola. Siamo stati sconfitti, ma non siamo vinti. Continuiamo a lavorare all'alleanza progressista con il Movimento 5 Stelle", ha scritto su Twitter il deputato di LeU Stefano Fassina. (Foto/Twitter Stefano Fassina)

Per il ministro del Lavoro e vicesegretario del Pd Andrea Orlando "è comprensibile l'amarezza di Nicola Zingaretti per gli attacchi. Credo che la sua scelta implichi e richieda uno scatto e una risposta unitaria, e unitariamente bisogna chiedergli di ripensare la sua decisione. Il Pd ha bisogno di un punto di riferimento per affrontare le sfide e le battaglie che ci sono. Credo che dovremo fare tutti il possibile perchè ci ripensi"

"Il primo pensiero va al nostro Paese in lotta contro la pandemia: ora ognuno di noi deve fare il suo dovere - ha affermato in una nota la vicepresidente del Pd Debora Serracchiani - dando il meglio senza pensare ad altro. Il Pd si nutre di dialogo leale e il segretario Zingaretti ha il compito e l'onore di continuare a guidarlo"

"Comprensibile e condivisibile lo sfogo di Zingaretti, ma Nicola deve rimanere e continuare il suo mandato con la rinnovata spinta dell'Assemblea. Non si può delegittimare ogni volta il leader di turno, men che meno in questa fase di crisi sanitaria ed economica. Le beghe interne avrebbero dovuto essere relegate sullo sfondo. Il Pd parli al Paese discutendo profilo, indentità e missione nel nuovo governo Draghi", sono le parole su Twitter del coordinatore dei sindaci Pd e presidente Ali Matteo Ricci. (Foto/Twitter Matteo Ricci)

"Il Pd autocertifica con le dimissioni tattiche di Zingaretti la sua profonda crisi. Personalismi, divisioni, liti, interesse solo per le poltrone e il potere confermano che questo partito è anch'esso in una crisi irreversibile - ha detto il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri - È il centrodestra quindi che deve prepararsi, dopo questa parentesi, a governare l'Italia, per dare al Paese quelle soluzioni che gli altri non hanno saputo dare"

Enrico Letta, ospite in videocollegamento alla presentazione online di un libro dell'economista Laura Pennacchi, ha commentato la decisione di Zingaretti dichiarandosi "colpito, un attimo perplesso da quanto sta accadendo"
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