Legambiente, Ciafani a Sky TG24: “Ministero Transizione ecologica dovrà essere open space"

Politica

Il presidente dell'associazione ambientalista dopo le consultazioni con Draghi: "Bisogna superare la dicotomia tra ministero dell'Ambiente e ministero dello Sviluppo economico con delle politiche integrate, per spendere bene il 37% dei 209 miliardi di euro"

Il nuovo ministero della Transizione ecologica "deve superare la dicotomia tra ministero dell'Ambiente e ministero dello Sviluppo economico e funzionare come un open space con politiche integrate, per spendere al meglio il 37% dei 209 miliardi di euro" destinati ai progetti green dell'Italia dal Recovery fund. Lo ha detto a Sky TG24 Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, all'indomani delle consultazioni col premier incaricato Mario Draghi (GOVERNO, AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).

“Con Draghi governo europeista, atlantista e ambientalista”

Ciafani, rispetto al confronto con Draghi, ha parlato di “momento molto importante” perché “per la prima volta siamo stati auditi in maniera vera”. Secondo Ciafani è stata “fatta una scelta precisa: sono state invitate le 3 principali associazioni ambientaliste. Draghi ci ha fatto sentire europei, era visibile la sua attenzione ai nostri temi e ci ha detto che sarà un governo europeista, atlantista e ambientalista”.

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"Serve persona molto competente per nuovo ministero"

E che ne sarà del ministero dell'Ambiente con l'istituzione del nuovo dicastero? "Sarà una delle strutture del ministero della Transizione ecologica", ha spiegato Ciafani. Chi guiderà la struttura? "Non ci siamo permessi di fare nomi - ha risposto Ciafani - ci auguriamo sia una persona molto competente perché non c’è tempo per imparare. I nomi stanno circolando: Enrico Giovannini, Catia Bastioli... Noi ci auguriamo sia un profilo simile a questi nomi che stanno circolando"

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