Sondaggi politici, ecco cosa pensano gli italiani del governo Draghi
L’ex presidente della Bce sarebbe il leader politico più popolare, con un tasso di fiducia del 60,2%. Al secondo posto con largo distacco Giorgia Meloni con il 37,8%, seguita da Giuseppe Conte che, in una settimana, avrebbe perso quasi 2 punti scendendo al 35%
Il gradimento per la figura di Mario Draghi è alto tra gli italiani secondo diversi sondaggi. Già dopo una settimana dalla convocazione al Quirinale, si rileva un generale apprezzamento per l’ex presidente della Bce
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Secondo un sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera, il 60% degli italiani apprezza la scelta del Quirinale. Tra gli elettori dei diversi partiti emerge che a promuovere la scelta di Mattarella sono circa 8 su 10 del Partito Democratico e di Forza Italia, e circa la metà, ossia 4 su 10, di Lega e Movimento 5 Stelle
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Secondo un sondaggio realizzato dall'istituto Tecnè, Draghi sarebbe già il leader politico più popolare, con un tasso di fiducia del 60,2% che lo colloca al primo posto
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Seconda classificata è Giorgia Meloni, con il 37,8%. Scende al terzo posto Giuseppe Conte che, in una settimana, avrebbe perso quasi 2 punti, attestandosi al 35%
Un dato differente, per quanto riguarda Conte, emerge però dal sondaggio di Demos per Repubblica: anche qui Draghi sarebbe la figura politica con il maggior tasso di giudizi positivi (oltre il 70%), ma in questo caso Conte si piazzerebbe al secondo posto con il 65%, in crescita rispetto alle rilevazioni precedenti
La scelta di Mario Draghi sembra essere nettamente apprezzata dagli italiani, ma i sondaggi hanno analizzato anche se un esito differente della crisi di governo, quale per esempio lo scioglimento del Parlamento per andare a elezioni anticipate, avrebbe potuto costituire una scelta ancor più popolare
In effetti, a partire da dicembre, questa opzione sembrava essere la preferita di una fetta piuttosto consistente di italiani. Ma, di fronte al "fatto compiuto”, gli italiani che affermano di preferire un governo Draghi piuttosto che le elezioni anticipate sono la maggioranza
Secondo i sondaggi realizzati da SWG emerge un 50% di consensi, per Tecnè il 64,2%, Demopolis 66% e Noto 50%. Un elemento comune a tutte queste analisi è il maggior "entusiasmo" verso l'opzione Draghi da parte degli elettori del PD (80% o più) e, in generale, delle forze della (ex) maggioranza giallo-rossa che sosteneva il governo Conte bis (70% secondo Tecnè). Nonché quello degli elettori di Lega e Fratelli d'Italia verso le elezioni (50-60% per Noto, addirittura 65-70% per SWG)
A preferire le elezioni è comunque una parte minoritaria dell'elettorato, che va dal 25% al 32% a seconda della rilevazione. Un’altra domanda è su quali partiti dovrebbero sostenere un esecutivo di “alto profilo”
Secondo Ipsos, su questo punto gli italiani sembrano fare quadrato intorno alla preferenza espressa dal Quirinale: il 48% vorrebbe che a sostenere Draghi fossero tutti i partiti, e all'interno di questo 48% la netta maggioranza (circa 3 su 5) non ammette esclusioni
Anche secondo il sondaggio di Noto per "Porta a porta”, il 40% degli italiani vorrebbe un governo appoggiato da tutti i partiti. Nettamente minoritarie (circa il 10%) sono invece le preferenze per un governo sostenuto dalla stessa maggioranza giallo-rossa che appoggiava Conte, e lo stesso vale per una "soluzione Ursula”, cioè l'allargamento alla sola Forza Italia della maggioranza PD-M5S-Italia Viva, opzione preferita solo dal 14% secondo Noto
Per quanto riguarda le aspettative di riuscita del governo Draghi, bisogna fare una distinzione. Sulle prospettive di uno scioglimento positivo della riserva, con l'accettazione dell'incarico e quindi l'effettiva formazione di un nuovo esecutivo, gli italiani sono stati piuttosto "ottimisti" sin da subito: il 54% degli intervistati da Noto si è espresso positivamente, contro un 25% di “pessimisti”, cioè che ritenevano che Draghi non sarebbe riuscito nell’impresa
Ma il clima si è rapidamente evoluto a favore di Draghi, soprattutto dopo l'apertura "entusiastica" di Matteo Salvini e della Lega: il sondaggio dell’istituto Demopolis, realizzato tra domenica e lunedì, registrava un 81% di italiani convinti dell'esito positivo delle consultazioni tutt'ora in corso, e solo il 9% di orientamento opposto
Altro tema, sempre connesso alle aspettative, è quello relativo all'azione del futuro governo Draghi. Emergono orientamenti differenti a seconda della collocazione politica. Secondo SWG, infatti, il 50% degli italiani ritiene che l'esecutivo guidato da Mario Draghi sarà "efficace", una quota che sale al 73% tra gli elettori del PD; per contro, un terzo degli intervistati ritiene che invece questo governo non sarà efficace, e gli orientamenti più "scettici" si registrano proprio tra gli elettori di Lega (46%) e M5S (52%)
Il governo partirà già con una buona dose di “fiducia preventiva": quasi 7 italiani su 10, intervistati da Demos, esprimono un giudizio positivo verso un esecutivo di cui pure - al momento della rilevazione - non si conosceva ancora non solo la composizione, ma nemmeno il perimetro della (probabile) maggioranza parlamentare
Ancora una volta, i giudizi più entusiasti in questo caso sono quelli provenienti dagli elettori del PD (85%), ma i dati sono molto positivi - a sorpresa - anche tra gli elettori di Lega e FDI (69%). Più scettici, ma sempre ben disposti, gli elettori del M5S (51% di giudizi “preventivi" positivi)
Il tema chiave, oltre alla gestione della pandemia, è ovviamente il rilancio dell'economia. Su questo, invertendo un sentiment che da molto tempo è tendenzialmente pessimista, Noto rileva un 46% di italiani convinti (o comunque speranzosi) che il governo Draghi sarà in grado di risollevare l’economia, contro un 30% di pessimisti. Degno di nota è anche il fatto che, secondo lo stesso sondaggio, il 43% ritiene che a migliorare sarà anche la propria situazione economica personale, mentre secondo il 29% questa resterà uguale e solo per il 17% peggiorerà
Sulla composizione dell'esecutivo: ci saranno esponenti politici o sarà un governo di soli tecnici, come quello formato da Mario Monti nel 2011? Da questo punto di vista l'orientamento degli italiani sembra essere netto: a prevalere è decisamente l’opzione "mista", preferita da una quota che va dal 53% rilevato da SWG al 70% di Demopolis, passando per il 54% di Noto e il 61% di Demos
Secondo quest'ultimo sondaggio, solo un quarto degli italiani preferirebbe un governo interamente tecnico, mentre circa uno su dieci (11%) vorrebbe invece un esecutivo formato solo da esponenti politici. La natura del governo Draghi non sarà però definita solo dalla maggioranza politica che lo sosterrà e dalla sua composizione, ma anche dalla sua "mission", e quindi dalla sua durata
È ancora il sondaggio Demos a dirci che poco più di metà degli italiani (52%) preferirebbe che Draghi si desse un orizzonte di lungo periodo e che durasse quindi fino a fine legislatura; ma una quota solo leggermente inferiore - e nettamente maggioritaria tra gli elettori di Lega (76%) e FDI (60%) - vorrebbe invece che questo governo si occupasse solo delle misure più urgenti e poi si andasse a elezioni: nel complesso il 46% degli italiani
Ad ogni modo, la maggioranza relativa ritiene che il governo Draghi possa (o debba) arrivare fino al 2023, quando la legislatura giungerà alla sua scadenza naturale: si tratta di poco più di un elettore su tre, per l'esattezza il 35% per Noto, il 37% per Demos. Meno gettonata è l'ipotesi che il governo duri un anno, condivisa dal 18-25% degli intervistati
Riguardo alla scadenza del settennato di Sergio Mattarella al Quirinale tra circa un anno, molti osservatori vedono l'incarico di governo a Draghi come un trampolino verso una "inevitabile" sua ascesa alla Presidenza della Repubblica
L'idea di Mario Draghi al Quirinale non dovrebbe dispiacere agli italiani, almeno da quanto emerge dal sondaggio Tecnè, l'unico ad avere finora indagato l'orientamento degli elettori sul tema, secondo cui il 68,6% vorrebbe che il successore di Sergio Mattarella fosse proprio l'ex presidente della Bce