Consultazioni governo Draghi, Salvini: "Siamo a disposizione, non poniamo veti"

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Dopo il colloquio con il premier incaricato, il leader della Lega apre ancora al nuovo esecutivo: "Il bene del Paese deve superare l'interesse personale e partitico". E spiega: "È stato un confronto stimolante sull'idea di Italia che per diversi aspetti coincide"

Da Matteo Salvini arriva un’altra netta apertura a Mario Draghi, dopo le consultazioni con il premier incaricato: "Siamo a disposizione, noi non poniamo condizioni. Altri lo fanno, noi nessuna condizione né su persone né sulle idee”, ha detto il leader della Lega dopo l’incontro. “Il bene del Paese deve superare l'interesse personale e partitico", ha proseguito Salvini spiegando che "è stata mezzora di confronto interessante e stimolante sui temi concreti sull'idea dell'Italia che per diversi aspetti coincide" (CONSULTAZIONI, AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - SPECIALE).

"Dalla Lega un sì convinto oppure un no"

Salvini, comunque, ha ribadito dal suo partito arriverà o un sì convinto oppure un no: "La Lega non sarà per il forse, se sarà sì sarà un sì convinto e saremo partecipi, non alla finestra. Se non ci saranno le condizioni, allora sarà un giudizio diverso. Ma io penso che stiamo dimostrando lealtà e serietà".

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"Draghi deciderà sulla squadra, ma no a veti alla Lega"

Sulla composizione della futura squadra di governo, Salvini ha sottolineato: "Non siamo noi a chiedere, non abbiamo chiesto posti, lasciamo a Draghi decidere come organizzare la squadra". Ma avverte: "Semplicemente essendo il primo partito, non accettiamo che altri dicano: 'Loro no!' perché significa dire no all'Italia, specie sentirselo dire da chi ha il 2%. Comunque credo che Draghi saprà amalgamare e coinvolgere tutti".

“No a tasse, semmai una pace fiscale”

"Noi siamo a disposizione”, ha ribadito Salvini dopo il colloquio con Draghi. “Siamo la prima forza politica del Paese, siamo una forza che dove governa lo fa con ottimi risultati a differenza di altri crediamo non si può andare avanti a colpi di no". E sui temi posti dalla Lega ha spiegato: abbiamo detto no "a tasse, semmai una pace fiscale per aiutare i cittadini. Molto tempo è stato impegnato sui temi di sviluppo, crescita, cantieri, ripartenza, edilizia e opere pubbliche. Credo sia fondamentale per ridare lavoro, ad esempio dalla Tav al ponte sullo Stretto, dal Brennero alla Pedemontana fino a sviluppo dei porti. Su questo penso ci sia una sensibilità comune: su sviluppo cantieri, lavoro e imprese, compatibilmente con l'ambiente".

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"Obiettivi condivisi, ciascuno rinunci a un pezzo di priorità"

"Se c'è qualcosa che deve nascere non possiamo parlare della sua fine", ha sottolineato ancora Salvini, che prosegue con le aperture al governo Draghi: "Ci devono essere alcuni obiettivo condivisi, ciascuno deve rinunciare ad un pezzo di priorità per fare un tratto di strada che, non sarà lungo, insieme. Sull'immigrazione l'Ue ci chiede di difendere le frontiere non penso dunque che sia questo un tema divisivo".

"Siamo in Europa ma difendiamo gli interessi dell'Italia

E sulla questione europea Salvini ha assicurato: "Noi siamo in Europa, i nostri figli crescono in Europa ma se c'è da difendere gli interessi dell'Italia in tutti i settori lo facciamo. Noi vogliamo far parte di un governo che difenda a Bruxelles a testa alta anche gli interessi dell'Italia".

“Salute italiana di tutti”

Salvini ha poi assicurato "piena disponibilità a lavorare e collaborare senza i ritardi e gli scivoloni e manchevolezze che abbiamo vissuto e che riguardano la sanità italiana. La salute non riguarda i partiti. Invece di spendere euro per capannoni nel deserto aiutiamo ospedali e protezione civile".

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