Crisi di governo, Renzi apre a mandato esplorativo ma non a Conte

Politica

Il leader di Iv, da Mattarella, non fa il nome del premier dimissionario. Si fa l'ipotesi di una figura istituzionale che provi a ricomporre la maggioranza: si fa il nome di Roberto Fico. Zingaretti ribadisce l'appoggio a Conte

Matteo Renzi dice no all'ipotesi di un incarico immediato a Giuseppe Conte per formare un nuovo governo subito. Prima, dice a Sergio Mattarella, bisogna chiarire se Pd e M5s vogliono ancora Italia Viva in maggioranza. Renzi ritiene imprescindibile questo passaggio. Così salgono le quotazioni di un mandato esplorativo a un terzo, una figura istituzionale che provi a ricomporre i cocci della maggioranza e verifichi se sul nome di Conte ci si possa ritrovare. E' una ipotesi: ogni decisione spetta al capo dello Stato. Ma nei corridoi parlamentari già si fa il nome di Roberto Fico. Potrebbe essere lui il pacificatore. Ma c'è chi già teme che Renzi, per sparigliare e mettere in difficoltà il M5s, indichi proprio il presidente della Camera come possibile premier o altra personalità del M5s o del Pd.  Nicola Zingaretti, frattanto, conferma l'appoggio al premier uscente ( (CRISI DI GOVERNO, AGGIORNAMENTI).

Renzi: "Non vedo altra maggioranza senza Italia viva"

Uscendo dal Quirinale, Renzi ha parlato per 27 minuti davanti alle telecamere: "Per noi il punto fondamentale - ha affermato - è dire che siamo pronti ad appoggiare un governo, ma questa proposta politica necessita il passaggio ulteriore di capire se vogliono stare o no con noi. Devono confrontarsi con noi. Poi discuteremo delle persone. Io non vedo altra maggioranza politica che non contempli Italia viva". E ha aggiunto: "La caccia al singolo parlamentare fino a oggi non ha prodotto un'altra maggioranza. Chiediamo di fare presto. Siamo pronti a impegnarci se è una maggioranza e se politica, no se raccogliticcia e se populista. Attendiamo di capire nelle prossime ore se la valutazione è voler coinvolgere Iv e nel caso discutere delle idee".

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Il confronto tra Conte e Renzi

Ieri c'è stato un confronto tra il premier dimissionario e il leader di Iv. E’ stato Conte a fare la prima mossa. Prima un messaggio e poi una telefonata a Renzi. Una chiamata auspicata da tanti dentro Iv e sollecitata anche dai 'pontieri' di Pd e M5s. Perché ora una maggioranza senza Italia viva non c'è. Renzi lo avrebbe rinfacciato al premier. L’ex rottamatore e l’avvocato hanno parlato a lungo. Ma, anche a giudicare da quello che la delegazione Iv dice a Mattarella, non sembrano essere sparite le distanze. Al Quirinale Renzi dice no a Conte. 

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E' un no "per ora", annotano i Dem e anche i Cinque stelle che al rientro a Iv in maggioranza potrebbero aprire nelle prossime ore. Ma la verità, dice un deputato di Iv, è che "Renzi un Conte ter non lo vuole più. Lavorerà per un altro premier". Ma in casa Pd e M5s la convinzione è che non ci sia alternativa al premier uscente: è l'unico collante dei gruppi parlamentari. Anche di quelli di Italia viva. Se Renzi dirà no al premier uscente, probabilmente saranno i suoi a spaccarsi.

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Zingaretti ribadisce il sostegno a Conte

Intanto il Pd ha ribadito di sostenere l'incarico a Conte "per un governo che possa contare su un'ampia e solida base parlamentare, che sia nel solco della migliore tradizione europeista, che sia in grado di affrontare le emergenze della pandemia e che realizzi con riforme istituzionali quella macchina pubblica in grado di far ripartire il Paese". Lo ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti al termine delle consultazioni al Colle.

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