Conte, giovedì incontro con Renzi. "Il governo rema in unica direzione per il rilancio"
PoliticaL'appuntamento, nell’ambito della verifica di governo, era fissato per le 13 a Palazzo Chigi ma Italia Viva ha chiesto di spostarlo: sarà giovedì 17 dicembre alle ore 9. Il leader di Iv: "Far cadere il governo? Non ci penso neppure". Il presidente del Consiglio, in serata, ha incontrato la delegazione di Leu. Intanto via libera dal Senato al dl Ristori, su cui l'esecutivo aveva posto la questione di fiducia: il provvedimento ora passa alla Camera
È stato rinviato l’atteso incontro tra Matteo Renzi e il premier Giuseppe Conte. Il vertice, previsto per le 13 di oggi a Palazzo Chigi, slitta a giovedì alle ore 9. È stata Italia Viva, in mattinata, a chiedere al presidente del Consiglio di spostare l’incontro. Ufficialmente, il rinvio è dovuto all’assenza della ministra Teresa Bellanova: è impegnata a Bruxelles per il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura europei. Ma, secondo alcuni, la mossa serve al leader di Iv Renzi per prendere tempo e ridefinire la sua strategia nei confronti di Conte. Soprattutto dopo gli incontri di ieri tra il premier e le delegazioni del Movimento 5 Stelle e del Pd. Fonti di Italia Viva non hanno comunicato la nuova data dell’incontro, hanno solo fatto sapere che si terrà al rientro della ministra. Intanto, Renzi ha spiegato che durante l’incontro consegnerà al premier un documento scritto e che le ministre “sono pronte a rimettere il mandato, se serve”. Intanto è arrivato il via libera al Senato al dl Ristori, su cui l'esecutivo aveva posto la questione di fiducia. Il provvedimento, approvato a Palazzo Madama con 154 voti a favore e 122 contrari, passa ora alla Camera.
Possibile incontro tra leader della maggioranza
Già sulla 'parlamentarizzazione' del 'Recovery plan' ci sono mugugni all'interno del Movimento 5 stelle, "perchè così - spiega una fonte - si rischia un assalto alla
diligenza". "Sembra che sia M5s a volere la crisi", il sospetto di un senatore del Pd dopo i 'richiami' pentastellati sulla canapa industriale e sul 'Super bonus'. Conte dovrà quindi mediare, probabilmente incontrerà successivamente i leader della sua maggioranza, stilerà un cronoprogramma. "Noi - dice una fonte di Iv - lo marcheremo su ogni provvedimento. Ha capito che non può più agire da solo". "Restiamo fuori dai giochi di certa politica", sottolinea Crimi difendendo i provvedimenti M5s come il reddito di cittadinanza. "Vergognoso che qualcuno intenda smantellarla".
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Conte: "Allo studio qualche misura ulteriore per Natale"
"Abbiamo già predisposto un piano per le festività natalizie. Forse qualche ritocchino ci sarà. Alla luce dei suggerimenti del Comitato tecnico scientifico qualche misura ulteriore la introdurremo. Ci stiamo riflettendo. Dobbiamo scongiurare in ogni caso una terza ondata perché sarebbe molto pesante". Così il premier Giuseppe Conte sulla possibilità di introdurre nuove misure durante le vacanze di Natale. "Il sistema delle regioni colorate sta funzionando, abbiamo evitato un lockdown generalizzato come in Germania. Con misure calibrate e ben circoscritte stiamo reggendo bene questa seconda ondata", ha osservato ancora il premier. Sul suo futuro invece, ha commentato: "Ho la valigia pronta, sempre, in qualsiasi momento. Sicuro per dopo un partito Conte non è all'orizzonte".
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"Il governo sta remando in un'unica direzione per il rilancio economico del Paese", ha detto il premier Giuseppe Conte in un videomessaggio all'IX Cabina di Regia per l'Italia Internazionale. "Ringrazio Di Maio e tutti i presenti per il lavoro svolto e per quanto continuerete a fare con passione e con tenacia nei prossimi mesi", ha detto ancora il primo ministro. In serata arriva un'altra replica del leader di Italia Viva, che in un'intervista televisiva dice di non pensare a far cadere il governo, "ci sono però 846 morti e davanti a questo non si può far finta di niente. Ecco perché diciamo al presidente del Consiglio diamoci una smossa, diamo più fondi alla sanità. Smettiamola con le polemiche e mettiamo a frutto i soldi europei". Sull'ipotesi di crisi di governo, Renzi ha aggiunto: "Se ci fosse una crisi, la Costituzione prevede che si vada a vedere in Parlamento se ci sono i numeri per una nuova maggioranza. Ma continuo a sperare che non si parli di crisi ma si parli di come spendere bene i soldi europei".
Le tensioni tra Renzi e Conte
L’incontro tra Conte e Renzi, insieme alla delegazione di Iv, era stato fissato nell’ambito della verifica di governo. Ieri, negli appuntamenti che il premier ha avuto con M5S e Pd, ha perso quota l'ipotesi rimpasto. Secondo alcuni, Renzi starebbe ora prendendo tempo nell’attesa di decidere cosa fare. “Non mi va di andare a Chigi senza la capodelegazione perché questa discussione non è un fatto personale e allo stesso tempo non mi sembra logico che un ministro salti un appuntamento europeo importante”, avrebbe detto invece l’ex premier ai suoi, secondo Repubblica. I rapporti tra il presidente del Consiglio e il leader di Iv, nel frattempo, rimangono tesi. In particolare, Renzi è stato critico nei confronti della gestione della crisi legata al coronavirus e riguardo alle ipotesi di governance del Recovery plan. I dubbi dell’ex premier, in particolare, riguardano la task force di sei supermanager a cui affidare la supervisione tecnica dell'attuazione dei progetti: teme che in questo modo si possano esautorare le funzioni e il ruolo dello Stato. Secondo quanto scritto da Repubblica, Renzi avrebbe detto alla sua squadra che pretende da Conte un chiarimento sulle modalità con cui intende andare avanti: un chiarimento in Parlamento o sarebbe pronto a staccare la spina entro la fine dell'anno.
Renzi: “Ministre pronte a rimettere il mandato”
Dell’incontro rinviato con Conte, Renzi ha parlato anche nell’-e-news. “Sui temi del ‘salto di qualità’ del governo diremo la nostra al premier con un documento scritto appena ci sarà occasione di incontrarci (non oggi, perché Bellanova è a Bruxelles). Stiamo facendo una battaglia per le idee, non per le poltrone: all'incontro verranno anche le ministre, che sono pronte a rimettere il mandato, se serve. Perché chi dice che noi facciamo confusione per avere mezza poltrona in più deve prendere atto che noi siamo l'unico partito che è pronto a rinunciare alle poltrone, non a chiederle”, ha spiegato. “Il presidente del Consiglio ha convocato i partiti di maggioranza. Il blitz notturno che avrebbe fatto approvare un documento non condiviso da nessuno e una task force in grado di sostituirsi al governo e al Parlamento è stato ufficialmente bloccato. Lo avevo chiesto in Parlamento (qui) e oggi sono felice che tutti diano ragione a Italia Viva”, ha aggiunto. Renzi ha poi chiesto chiarezza al governo sulle misure contro il coronavirus: “Bisogna avere una posizione e mantenerla, non cambiarla ogni tre giorni dicendo ‘Chiusura!’, poi ‘No, ci si potrà muovere fra comuni!’ e infine ‘No, zona rossa in tutta Italia!’. Si decida una linea, la si spieghi e tutti insieme la si difenda ma senza zigzag: gli italiani sono bravissimi e super pazienti, ma non è che possono assistere a questa indecisione costante”.
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