Conte incontra Pd e M5S. Di Maio: "Surreale parlare di poltrone". Zingaretti: "Avanti"

Politica

Il premier vede i dem e i pentastellati. Vito Crimi sul rimpasto: "Surreale, non siamo disponibili". Il segretario dem: "Noi crediamo che l'azione di questo governo debba andare avanti, con una grande sintonia con i problemi italiani". Nelle prossime ore sarà il turno di Iv e Leu

A Palazzo Chigi si è tenuta la prima giornata della verifica di governo. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha scelto di vedere le delegazioni a partire dal gruppo con il maggior numero di parlamentari. Il rimpasto viene allontanato sia dal M5s sia del Pd. "È un tema surreale, non siamo disponibili", dice Vito Crimi, mentre Luigi Di Maio su Facebook sostiene che "parlare di poltrone davanti a una crisi come quella che stiamo vivendo è surreale". 

"Noi crediamo che l'azione di questo governo debba andare avanti - sostiene invece il segretario dem Nicola Zingaretti - con una grande sintonia con i problemi italiani. Credo sia stato un incontro molto utile, che ha ripreso lo spirito dell'incontro tra i leader del 5 novembre. Non abbiamo parlato di rimpasto". Nelle prossime ore sarà il turno di Iv e Leu.

Sul tavolo anche il tema del Mes sanitario

Ma le distanze tra M5S e Pd restano, come sull'attivazione del Mes sanitario. Di temi parla anche la delegazione del Movimento. La proroga del superbonus al 2023 per i pentastellati è "esiziale", è il ragionamento che fa Crimi. Con lui ci sono i capigruppo di Camera e Senato, il capo delegazione Alfonso Bonafede e i ministri Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli. Presenza, quelle di questi ultimi (soprattutto del primo), che non era preventivata inizialmente ma che, nel bel mezzo degli Stati Generali, contribuisce a rendere la delegazione più "forte" politicamente.

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M5s chiede di rimodulare la struttura del Recovery fund

Sul rimpasto dal M5S mandano un messaggio: "Noi siamo contenti della nostra squadra di governo, se qualcuno non è contento della sua lo dica".

"Siamo la prima forza politica in parlamento e il messaggio che abbiamo portato è stato uno: il governo deve lavorare per gli italiani, punto", dice Di Maio. Sul Recovery Fund, invece, il M5S non è contrario ma la struttura va rimodulata, parlamentarizzata e deve essere consentito ai singoli ministeri di approfondire i progetti. I temi sui cui punta il Pd sono sensibilmente diversi e toccano nodi come quello delle riforme costituzionali e, soprattutto, della legge elettorale. "A noi interessa un concreto cambio di passo", spiegano i dem. Mentre anche il capogruppo al Senato Andrea Marcucci nega qualsiasi ambizione al rimpasto: "Non ne parleremo". Il rimpasto non sarebbe all'ordine del giorno neanche per Italia Viva come ha detto Maria Elena Boschi, alla vigilia dell'incontro, martedì alle 13, tra Conte e la delegazione dei renziani.

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