Fumata nera in Cdm. Dopo le dimissioni di Cotticelli e Zuccatelli e la rinuncia di Gaudio, non passano il vaglio dell'esecutivo né il profilo di Narciso Mostarda, medico che dirige la Asl Roma 6, proposto dai Dem, né quello di Luigi Varratta, già prefetto a Reggio Calabria, sostenuto dai pentastellati
La soluzione sembrava vicina, dopo il caos delle scorse settimane, ma una nuova fumata nera in Cdm lascia irrisolto il caso del commissario della Sanità in Calabria. Pd e M5s non sono riusciti a mettersi d’accordo. Dopo le dimissioni di Cotticelli e Zuccatelli e la rinuncia di Gaudio, non passano il vaglio dell'esecutivo né il profilo di Narciso Mostarda, medico che dirige la Asl Roma 6, né quello di Luigi Varratta, già prefetto a Reggio Calabria. Il primo vicino ai Dem, il secondo sostenuto dai pentastellati, saltano entrambi, dopo un confronto durato fino a tarda notte. Nelle prossime ore si cercherà la quadra, per chiudere una vicenda che agita da settimane il governo. Nella ricerca del profilo più autorevole possibile e che metta d'accordo tutti, spunta l'ipotesi di chiedere ad Agostino Miozzo, attuale coordinatore del Cts, di ricoprire l'incarico.
Il confronto serrato durante il Cdm
Il premier Giuseppe Conte, al lavoro a stretto contatto con il ministro Roberto Speranza, sperava di chiudere la partita in serata, ma un confronto durato ore non riesce a sciogliere il nodo. Il Consiglio dei ministri è iniziato alle 21, con tre ore di ritardo rispetto alla convocazione, e si è concluso all'una di notte, dopo due ore di sospensione. Il confronto, viene riferito, si è infiammato soprattutto nelle riunioni a margine del Cdm. Il M5s, che ha spinto per Varratta, si è messo di traverso sulla proposta di Mostarda, considerato vicino al Pd (e sul quale è arrivato anche lo stop di Matteo Salvini).
leggi anche
Caos commissari sanità, Spirlì a Sky TG24: "Calabria stremata"
Il caos sanità in Calabria
Resta dunque irrisolta una vicenda aperta all'inizio di questo mese dalle dimissioni di Saverio Cotticelli, che, in un’intervista, aveva ammesso di non conoscere le disposizioni del Governo per la gestione dell’emergenza Coronavirus. Il 7 novembre il Cdm ha nominato Giuseppe Zuccatelli, che ha lasciato pochi giorni dopo in seguito al video di alcuni mesi prima video che era tornato a circolare sul web in cui sosteneva che le mascherine non servono a evitare la diffusione del coronavirus. Dopo le dimissioni di Zuccatelli, su richiesta del ministro della Salute Roberto Speranza, alla guida della sanità calabrese il Consiglio dei ministri aveva nominato, il 16 novembre, Eugenio Gaudio, rettore uscente dell'Università La Sapienza di Roma. Ma anche quest’ultimo ha rinunciato poco dopo la nomina per motivi familiari.