Il segretario dem, intervenuto a Start, risponde allo scrittore che aveva definito il Pd "vapore acqueo, privo di identità politica": "Le decine di migliaia di persone che difendono la democrazia combattendo le destre meritano rispetto". E sull'imminente tornata elettorale: "Dobbiamo vincere, siamo l'unica alternativa a Salvini e Meloni"
"Chi insulta, insulta decine di migliaia di persone che difendono la democrazia combattendo le destre e che meritano rispetto”. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti, intervenuto a Start su Sky TG24, replica a Roberto Saviano, che in un’intervista a La Stampa aveva accusato i dem di essere “privo di identità politica, vapore acqueo”, e Zingaretti di dare “la costante impressione di camminare rasente i muri per non essere notato”. Secondo il segretario dem "se si arriva agli insulti vuol dire che gli argomenti sono finiti ma non credo sia un problema, io continuo a difendere i valori democratici". E Zingaretti poi rivendica: “Il Pd è il primo partito della coalizione e in molte Regioni il primo partito perché gli italiani hanno capito che dopo le chiacchiere ci sono i fatti”.
"Alle Regionali dobbiamo vincere, governo andrà avanti"
Sulle imminenti elezioni regionali e amministrative, Zingaretti ha sottolineato: "Spiace che non tutti gli alleati si siano convinti a fare fronte comune ma le liste e i candidati sono molto competitivi e io sono convinto che il risultato sarà una sorpresa. Lo dico perché sono in strada”. E sulle possibili conseguenze del voto sul governo: "Credo che comunque andrà avanti, certo non si può dire che quel voto non conta nulla, è un offesa per milioni di elettori, si dovrà fare una riflessione e per questo dobbiamo vincere perché se ci sarà il trionfo del centrodestra non credo che i leader del centrodestra fischieranno la tromba ma rivendicherebbero loro posizione", ha spiegato il segretario del Pd, che ha ribadito: "Noi siamo l'unica alternativa per non far vincere Salvini e Meloni, ci dobbiamo mettere pancia a terra e lavorare".
approfondimento
Come il voto regionale peserà sulla politica nazionale
"Recovery fund è una grande opportunità"
Zingaretti si è soffermato anche sul Recovery Fund, il piano economico europeo di ricostruzione dalle conseguenze della pandemia: "È il simbolo del fallimento della destra italiana, non ci credevano, per loro l'Europa andava picconata e invece abbiamo combattuto e conquistato una grande opportunità", afferma. “Dopo decenni di tagli c'è una fase di espansione, non si tratta di restaurare ma di costruire la rinascita italiana. Io dico che con grande velocità e innovazione deve essere il piano dell'Italia". Quanto al coinvolgimento dell'opposizione, l’apertura di una stagione di maggiore condivisione con il centrodestra “credo che sia assolutamente indispensabile", spiega Zingaretti. "Quando Conte dice confronto in parlamento si riferisce a coinvolgere l'opposizione ma lo spirito deve essere un confronto sul bene comune e non il clima di guerriglia".
"Il Mes è molto vantaggioso, quei soldi vanno presi"
Zingaretti ha poi ribadito il suo parere favorevole al Mes: "Non è mio compito convincere il M5s ma è un canale molto vantaggioso ed è finalizzato a ripensare la sanità su territorio, a costruire ospedali”, ha spiegato il segretario dem. “Quei soldi vanno presi, credo che le resistenze erano al Mes prima del Covid con condizioni molto serie ma grazie a quello che abbiamo fatto quelle condizioni non ci sono più". Infine, sulla riapertura delle scuole Zingaretti è convinto che “si è costruito un calendario non felice, perché riaprire il 14 e avere le elezioni il 20 probabilmente è stato un limite”.
leggi anche
Referendum, Di Maio: "Sì Pd rafforza alleanza. Ora legge elettorale"
Data ultima modifica