Scuola, Azzolina: "Se studente positivo al Covid, possibile quarantena per la classe"

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Nel caso di uno studente positivo, dice la ministra, “potrebbe andare in quarantena la classe, lo stiamo valutando in queste ore. Ma nessun bambino sarà prelevato". E aggiunge: "Va incentivato il fatto che siano anche i papà a prendersi cura dei figli”. Poi, un attacco a Salvini: “Ha modi da troglodita”

Nel caso di uno studente positivo al Covid, ”potrebbe andare in quarantena la classe, lo stiamo valutando in queste ore. Ci sono già interlocuzioni nel governo su questo tema, nel caso in cui si decidesse di mandare in quarantena tutta la classe. Non è necessariamente la donna a dover rimanere a casa. Questa potrebbe essere l'occasione per modernizzare il Paese anche da quel punto di vista. Va incentivato il fatto che siano anche i papà a prendersi cura dei figli". A dirlo è la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina a In Onda su La 7. "Il governo deciderà quali misure dare alle famiglie in caso di quarantena dell'intera classe se ci fosse un caso di Covid a scuola", ha aggiunto (COVID, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE).

"Nessun bambino positivo sarà prelevato"

"Nel caso in cui ci fosse l'ipotesi che un bambino abbia una sintomatologia superiore al 37,5 di temperatura si cercherà uno spazio nella scuola. In ogni singolo territorio avremo dei dipartimenti di prevenzione a livello sanitario, con un ufficio nuovo dedicato alla scuola, dove ci saranno medici e infermieri che avranno contatti con i dirigenti e i referenti scolastici. Ci saranno dal 14 settembre". Lo ha detto la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, intervistata a 'In Onda' su La7. "Nel caso di dubbio su uno studente, si ha uno spazio dedicato nella scuola dove il bambino viene portato, non lasciato solo, e vengono chiamati immediatamente i genitori. Nei giorni scorsi ha circolato una fake news gigantesca per cui i genitori hanno creduto che il bambino potesse essere prelevato da autorità sanitarie: a noi questo ha fatto malissimo, qualcuno ci ha creduto", ha aggiunto la ministra. 

"Protocolli per ridurre al minimo i rischi"

"La riapertura delle scuole è molto complessa, il rischio zero non esiste ma abbiamo una serie di protocolli che servono a ridurre al minimo i rischi”, ha dichiarato Azzolina. "Non abbiamo ancora un documento ufficiale che dica in caso di Covid cosa si fa ma questo documento è in via di confezionamento finale, entro la settimana sarà pronto. Nel caso ci sia una ipotesi di Covid si cerca uno spazio nella scuola, per la prima volta Istruzione e Salute dopo anni iniziano a collaborare. Avremo un gruppo di medici e infermieri nei Dipartimenti di prevenzione che avranno un contatto diretto con un referente scolastico e il dirigente scolastico. Col Dipartimento di prevenzione territoriale si stabilirà se fare il tampone”, ha spiegato la ministra.

Milano, Coronavirus, Fase 3 , Preparativi alla Scuola Media di Via Maffucci, 60 , personale fa le prove con spostamento dei banchi e allestimenti  in vista dell'inizio della scuola a settembre (Duilio Piaggesi/Fotogramma, Milano - 2020-07-03) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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"Salvini ha modi da troglodita"

"La scuola non sia un capro espiatorio: mi aspetto che anche nelle attività ricreative pomeridiane dei ragazzi ci sia un comportamento responsabile da parte di tutti”, ha sottolineato, per poi attaccare il leader della Lega, che oggi ha sostenuto che il governo vuole trasformare le scuole in lager. "Da oggi chiamerò Salvini 'il gaglioffo' - ha dichiarato Azzolina - Gli consiglio una lettura: 'Fino a quando la mia stella brillerà' scritto da Liliana Segre. Salvini avrebbe bisogno di studiare: ogni volta che parla di scuola dice scempiaggini. Io ho insegnato a Sarzana e ai miei studenti insegnavo cosa era un lager. Lui deve chiedere scusa non a me ma a tutta la comunità scolastica. Più mi insulta più sono onorata, siamo distanti anni luce su tutto. Sulla scuola capisco che qualcuno fa campagna elettorale ma non si può arrivare a questi livelli, sono da troglodita. Il lager è una cosa seria, la scuola è altra cosa". La ministra ha quindi precisato: "Ogni tanto un insulto ci sta, noi di insulti ne subiamo tanti".

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