La sindaca del capoluogo piemontese, ospite a L'intervista di Maria Latella, ha spiegato di aver deciso di tenere ancora chiuse alcune categorie di esercizi commerciali, nonostante il via libera previsto dall'ultimo decreto del governo. "Serve più tempo ai gestori per mettere le strutture in sicurezza", ha detto
A Torino bar e ristoranti restano ancora chiusi e non riapriranno il 18 maggio (LE FAQ – IL DECRETO). Lo ha detto la sindaca del capoluogo piemontese Chiara Appendino, ospite a L'intervista di Maria Latella su Sky TG24. La prima cittadina ha spiegato che serve più tempo, "ancora qualche giorno" ai gestori per mettere le strutture in sicurezza e ha detto di averne parlato con il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Appendino ha richiamato al "buon senso dei cittadini e al rispetto delle regole" (CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE - GRAFICHE). “Dal 18 riapriranno le attività come gli estetisti, i parrucchieri e i barbieri ma su bar e ristoranti non si è ancora deciso, ma noi siamo già certi, da quello che ci ha detto il Presidente, che non apriranno il 18, ma apriranno nei giorni successivi", ha chiarito la sindaca.
"Servono più risorse ai Comuni, o le città rischiano di diventare bombe sociali"
La sindaca si è soffermata anche sulla difficile situazione economica che anche i Comuni hanno dovuto affrontare in questa emergenza coronavirus (VIDEO): “Chiediamo più risorse perché i Comuni possano garantire i servizi essenziali, e procedure più veloci e snelle per spendere questi soldi”, ha affermato Appendino. Le risorse - ha spiegato - servono per "accompagnare le nostre comunità in questo momento difficile", e per affrontare "le povertà e le fragilità che stanno aumentando. Se i comuni non sono in grado di stare vicini ai cittadini le città rischiano di diventare delle bombe sociali. Noi su un bilancio di 1 miliardo e 200 milioni ne abbiamo 230 che mancano, c’è stato un intervento di 3 miliardi ma non basta”, ha sottolineato la sindaca.
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“Su trasporti e mezzi pubblici scelte importanti già 4 anni fa”
Rispondendo a una domanda sulle soluzioni da adottare nelle città sul trasporto e i mezzi pubblici, la sindaca ha spiegato che “a Torino la scelta l’abbiamo fatta 4 anni fa, abbiamo fatto 40 km di piste ciclabili. Quelle scelte oggi sono diventate importanti e sono la base da cui ripartire. Continueremo a investire su bici e monopattini e sulla mobilità verde”. E ha aggiunto: sui mezzi pubblici “abbiamo ridisegnato il trasporto, ingressi a senso unico per evitare che le persone si tocchino”. Appendino chiede poi anche soluzioni “subito” per la scuola per poter permettere ai bambini di rientrare in sicurezza nelle aule quando sarà possibile.
“Servono nuovi strumenti di welfare”
“Dal lavoro fatto con i buoni spesa alimentari è emersa una nuova fascia di povertà che sono persone che a causa dell’emergenza si sono trovate dall’oggi al domani senza reddito. Questo ha fatto emergere le necessità di nuovi strumenti di welfare”, ha detto Appendino. "Bene il reddito di emergenza così come è stato impostato, e vedremo i dettagli, ma servono ulteriori strumenti, penso ad esempio, e lo abbiamo chiesto alla Regione Piemonte, ai contributi agli affitti per le famiglie, che se oggi non verranno aiutate, perché sono fasce di povertà che hanno un reddito ma l’hanno perso significativamente in questi mesi, entreranno in una fascia di povertà assoluta”.
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“Per centri estivi servono protocolli nazionali”
La sindaca di Torino ha spiegato che “per i centri estivi come sindaci ci stiamo organizzando per fare in modo che si possa partire, ma abbiamo bisogno di protocolli nazionali che garantiscano la sicurezza dei nostri bimbi e delle nostre bimbe. Stiamo lavorando e speriamo che i centri estivi possano aprire, in modo diverso rispetto al passato, per aiutare le famiglie in difficoltà”. Appendino ha poi detto che “Conte va sostenuto e ha la mia piena fiducia. Il mio auspicio è che il M5S continui a sostenere il lavoro del presidente perché abbiamo bisogno di un governo operativo, forte e compatto che continua a dare risposte”.
“Per il mio futuro farò scelte dopo l’estate”
Appendino infine ha parlato del proprio futuro: “In questo momento sono concentratissima sulla gestione dell’emergenza e penso solo a rimettere delle basi affinché la mia città, a prescindere dalle mie scelte che farò dopo l’estate, possa ripartire a affrontare al meglio questa situazione. Facciamo tutti politica sempre, non rinuncerò a occuparmi della cosa pubblica ma questo non significa necessariamente avere un ruolo istituzionale, lo si può fare in tanti modi”.
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