Coronavirus, da capi governo Ue sì a pacchetto Mes, Bei e Sure da oltre 500 miliardi

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I leader dei Paesi europei riuniti in videoconferenza avrebbero dato l'avallo per il pacchetto di aiuti per sanità, imprese e cassa integrazione. Merkel: "Abbiamo parlato in spirito di collaborazione. Non su tutto siamo della stessa opinione"

Sì dai leader europei al pacchetto di aiuti da oltre 500 miliardi tramite il Mes per i costi diretti e indiretti della sanità, la Bei per le imprese e la cassa integrazione europea Sure. Le misure - hanno chiesto i capi di Stato e di governo - dovrebbero essere operative dal primo giugno. E' deciso dai leader dell'Unione europea durante la videoconferenza sulla risposta economica alla crisi causata dall'emergenza Coronavirus (AGGIORNAMENTI - SPECIALE). Ad annunciarlo il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, al termine del vertice. L'accordo comune prevederebbe anche di lavorare su un Recovery fund. Proprio su quest'ultimo tema è stato dato l'incarico alla Commissione Ue di analizzare le necessità e di avanzare una proposta. "L'Italia è in prima fila sul Recovery fund urgente", ha detto il premier Giuseppe Conte.

Von der Leyen: "Prestiti e sovvenzioni saranno equi"

 "C'è solo uno strumento che può portare questa ripresa, ed è il budget Ue legato al Recovery fund", gli "investimenti devono essere anticipati e deve esserci un giusto equilibrio tra sovvenzioni e prestiti": lo ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen al termine del vertice Ue. Secondo von der Leyen il budget è adatto perché "è disegnato per la coesione, la convergenza e i programmi. E gli Stati membri hanno appoggiato questa posizione".

Merkel: "Tutti d'accordo su recovery fund per ripresa"

Per la ripresa dalla "crisi economica acuta", "tutti hanno concordato sul fatto che serva un piano congiunturale, o come viene chiamato anche recovery plan o recovery fund". Lo ha detto Angela Merkel, dopo il summit Ue in videoconferenza, parlando alla stampa a Berlino. "Una risposta comune del genere è anche nell'interesse tedesco. La Germania sta bene solo se l'Europa sta bene. Abbiamo parlato in modo aperto e in spirito di collaborazione. Non su tutto siamo della stessa opinione", ha aggiunto la cancelliera tedesca, spiegando che c'è divergenza su come finanziare il Recovery fund, "se con sussidi o prestiti", ha detto, ma una cosa è chiara, e cioè che il fondo sarà collegata al prossimo bilancio europeo per i prossimi sette anni. "Questo significa per la Germania che noi dobbiamo essere disponibili a contributi di bilancio più alti di quanto avevamo messo in conto nell'ultima trattativa. La cancelliera ha sottolineato che questo "è giusto".

Macron: "Servono piani di rilancio massicci in Ue" 

Per il presidente francese Emmanuel Macron "piani di rilancio dopo questa crisi dovranno essere finanziati e dovranno essere massicci. Bisogna essere all'altezza di questa risposta e decidere il più presto possibile le risposte più forti possibili". Secondo Macron "servono trasferimenti di risorse verso i Paesi Ue più colpiti da questa crisi, non dei prestiti".

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