Coronavirus, Zaia: “Con i giusti presupposti si riapre tutto il 4 maggio o anche prima”

Politica

Il presidente del Veneto ha parlato durante la quotidiana conferenza dalla Protezione Civile regionale: “Conviene tenere tutto chiuso e morire in attesa che il virus se ne vada, oppure puntare alla convivenza?”. La richiesta di ripartenza della Lombardia? “Legittima”

“Se ci sono i presupposti di natura sanitaria dal mondo scientifico, dal 4 maggio o anche prima si può aprire con tutto”. Dopo aver inaugurato formalmente la fase due dell’emergenza coronavirus nella Regione (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - “IO RESTO A CASA”), il presidente del Veneto Luca Zaia accelera per la ripartenza. L’esortazione rivolta dal governatore leghista nel corso della quotidiana conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile locale è che “dal 4 maggio dobbiamo essere tutti pronti con dispositivi e regole, ovviamente negoziati con il mondo delle parti sociali e quello dei datori di lavoro”, non escludendo “che alcune attività possano essere messe in una griglia di partenza magari un po’ prima” di quella data. Per lo stesso motivo Zaia dice di ritenere “legittima” la richiesta rivolta al governo dal suo omologo lombardo, Attilio Fontana, di riaprire le attività produttive a partire dal 4 maggio, senza prorogare ulteriormente la serrata (LE TAPPE DELL'EPIDEMIA - LE FOTO SIMBOLO - LE GRAFICHE CON I DATI).

“Puntare a convivere con il virus”

“Il vero tema oggi è tenere tutto chiuso e morire in attesa che il virus se ne vada, oppure puntare alla convivenza?”, si è chiesto retoricamente Zaia, citando l'esempio dell'epicentro cinese del Covid-19, Whuan, dove “è stato deciso di aprire perché oltre un certo limite non è più sostenibile” il lockdown. “So per certo che il Comitato scientifico ha dato già le indicazioni, adesso attendiamo la risposta”, ha proseguito il presidente del Veneto. Spiegando poi che la Regione ha messo a punto un masterplan per la riapertura, con regole che “affronteremo domani pomeriggio (17 aprile, ndr) con l’assessore regionale alla Sanità, le parti sociali e il mondo datoriale” e dopodiché sarà preparata una bozza. La Regione, ha detto Zaia (VIDEO), sta anche procedendo con studi sull'efficacia contro il coronavirus di “farmaci contro il tumore alla prostata”.

“Progetto ad hoc per il turismo”

Dopo aver stroncato la proposta di alcune aziende di installare barriere di plexiglass anti-contagio in spiaggia in vista dell’estate (“Idea inquietante”), oggi Zaia ha detto che ci sarà “un progetto ad hoc per il turismo, per dare certezza agli operatori del settore”, che stanno venendo sentiti in questi giorni “per poi stilare un piano preciso”. Zaia ha poi esortato l'esecutivo a esprimersi sull’organizzazione dell'imminente stagione balneare, perché “ai nostri operatori turistici servono regole che non sono necessariamente e solamente quelle delle aziende, delle fabbriche, dei negozi”. E al leader della Lega Matteo Salvini, che lo ha definito “una risorsa per il Paese”, il governatore ha rivolto un ringraziamento spiegando però che resterà “concentrato sul Veneto” (VIDEO).

“Di 10mila medici contagiato solo l’1,3%”

Dalla Protezione Civile regionale Zaia ha anche commentato la performance del sistema sanitario locale. “Su circa 10mila medici in prima linea in Veneto solo l’1,3% è risultato positivo - ha detto -. Questo sta a significare che l’uso della mascherina è stato strategico. La mascherina, lo dico a tutti, salva la vita, è fondamentale”. Il governatore ha poi confermato la disponibilità di un premio “meritocratico” una tantum da distribuire agli operatori impegnati nel contrasto al Covid-19.

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