Coronavirus, Mattarella: "Grati a infermieri e medici, pagano con la loro vita"

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Il presidente della Repubblica, in occasione della giornata mondiale della Salute, ha ringraziato gli operatori sanitari impegnati nell'emergenza. "Il virus è temibile", ha aggiunto. E sui Sistemi sanitari nazionali ha ricordato: "Sono i capisaldi delle comunità"

Il pensiero del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nei giorni dell’emergenza legata al coronavirus, va ai medici e agli infermieri. "Le vicende drammatiche di questi giorni", ha spiegato il capo dello Stato, "hanno mostrato di quanta generosità, professionalità, dedizione sono capaci gli operatori sanitari". "Li abbiamo visti lavorare fino allo stremo delle forze per salvare vite umane e molti di loro hanno pagato con la vita il servizio prestato ai malati", ha sottolineato Mattarella, in occasione della giornata mondiale della Salute che cade proprio "mentre l'intero pianeta è chiamato ad affrontare una pericolosa pandemia" (I NUMERI DELL'ITALIA - AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - MAPPA DEL CONTAGIO).

Mattarella: "Coronavirus è temibile"

Il virus è "ancora per molti aspetti sconosciuto e assai temibile soprattutto per la popolazione più anziana e le persone deboli, già affette da pregresse patologie", ha continuato il presidente della Repubblica che ha poi ricordato come i “Servizi sanitari nazionali costituiscono capisaldi essenziali delle comunità. La qualità della vita e gli stessi diritti fondamentali della persona sono strettamente legati alle capacità e all'universalità del servizio alla salute". Ma ha anche avvertito: "Le strutture da sole non basterebbero senza l'umanità e la responsabilità di chi vi opera: per questo il ringraziamento di oggi deve tradursi in un sostegno lungimirante e duraturo da parte delle nostre comunità".

"Impegno globale per salute sia vettore di pace"

Poi una riflessione a livello globale: "L'impegno solidale per la salute può diventare un vettore di pace e amicizia, capace di influenzare positivamente le relazioni tra i Paesi". Siamo chiamati, ricorda Mattarella, "a un impegno, a una corresponsabilità di carattere globale, mettendo da parte egoismi nazionali e privilegi di sorta al fine di dare alla cooperazione mondiale un impulso di grande forza per ciò che riguarda le cure, la ricerca, lo scambio di informazioni, la fornitura di strumenti capaci di salvare vite umane".

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