Coronavirus, Toti: “Ok 400 mln ma sono spiccioli”. Bonaccini: “Meglio di niente”

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I governatori di Liguria ed Emilia hanno parlato a Sky TG24 dei provvedimenti economici per fronteggiare il Covid-19. Intervengono anche la presidente della Calabria Santelli - “Evitare che si scateni la rabbia” - e quello siciliano Musumeci: Disinnescare bomba sociale

In seguito al decreto annunciato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte (COSA PREVEDE), in cui si anticipa l’erogazione di 4,3 miliardi nel Fondo di solidarietà ai Comuni “per dare ossigeno immediato ai loro bilanci, e un’aggiunta di 400 milioni con un’ordinanza della Protezione Civile vincolati agli aiuti alimentari”, arrivano a Sky TG24 le prime reazioni da parte di quattro governatori. Nello specifico, si tratta di Giovanni Toti (Liguria), Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna), Jole Santelli (Calabria) e Nello Musumeci (Sicilia) (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI - GLI ULTIMI NUMERI DELLA PROTEZIONE CIVILE - COME INTERPRETARE I DATI - LA SITUAZIONE IN ITALIA: MAPPA - LE FOTO SIMBOLO).

Toti: “Quei soldi erano già dei Comuni”

“Il Governo ieri (28 marzo, ndr) ha fatto un provvedimento che anticipa soldi che erano già dei Comuni, i 4 miliardi di euro sono del fondo di solidarietà comunale pagato con le tasse comunali, mentre i 400 milioni ben vengano per le fasce più in difficoltà ma sono veramente pochi spiccioli”. Queste le parole rilasciate a Sky TG24 dal presidente della Liguria Giovanni Toti, che sulla situazione sanitaria, aggiunge: “Leggiamo i dati con un filo di ottimismo anche perché la distanza sociale sta dando i primi flebili risultati. Questa mattina (29 marzo, ndr) ho parlato con gli epidemiologi del nostro tavolo tecnico e dicono che la pressione si sta un po’ allentando e i 90 contagi di ieri sono inferiori per ripidità di curva rispetto a quelli della settimana scorsa, segno che siamo arrivati sostanzialmente al picco. Abbiamo ancora un po’ di spazio nelle terapie intensive, siamo cresciuti fino ad adesso e siamo la prima Regione per terapie intensive per migliaia di abitanti. Non voglio dare un’idea rassicurante, è ovvio che la situazione è difficile però se i dati venissero confermati anche nei prossimi giorni potremmo dire che quanto meno siamo arrivati al picco e nel prossimo futuro ci aspettiamo che si cominci lentamente a scendere”.

Toti: “Cantiere ponte Genova va avanti”

Per quanto il nuovo ponte di Genova, dopo che un lavoratore del cantiere è stato trovato positivo, aggiunge: “Nel cantiere del ponte Morandi lavorano molte migliaia di persone, quindi era piuttosto scontato che qualcuno prima o poi avrebbe contratto il virus ed è impossibile sapere se lì o altrove. Sono state attuate tutte le misure di profilassi e i compagni di lavoro sono in quarantena”. Poi conclude: “Il cantiere del ponte va avanti e sarebbe un delitto fare diversamente, è un faro di speranza dell’Italia che deve ripartire al più presto se non svuole sconfiggere il Coronavirus e morire poi di fame domani. È un ponte fondamentale per la nostra ripartenza e per dimostrare a ogni cittadino che lo Stato, il Governo, la Regione e il Comune esistono e sono in grado di fare”.

Bonaccini: “I 400 mln? Escluderei chi ha già reddito di cittadinanza”

“Qualcosa è meglio di niente. Sono 400 milioni in più che vengono dati ai Comuni, ma non è vero che sono per tutta la popolazione perché ci sono molti cittadini che non avranno bisogno del buon spesa perché per fortuna si possono ancora permettere di potersela acquistare da soli”. Queste le parole del presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Lo stesso poi aggiunge: “Quei 400 milioni non sono ripartiti su oltre 60 milioni di italiani ma sono ripartiti per quelle persone che hanno bisogno di avere una mano, ma penso che tra questi vadano esclusi coloro che già ricevono il reddito di cittadinanza, perché hanno già un aiuto consistente dallo Stato. Servirà ben altro ma certamente è un fatto positivo aver qualche risorsa in più nei prossimi giorni piuttosto che non averla”.

Bonaccini: “Segnali progressivamente un po’ più positivi”

Sul fronte sanitario, il governatore emiliano conferma: “Le cose stanno progressivamente cominciando a dare segnali un po’ più positivi anche qui, non dico mai miglioramento perché è una parola che non avrebbe senso in un momento come questo. Negli ultimi giorni abbiamo avuto un calo quotidiano dell’aumento rispetto al giorno precedente, perché ancora non siamo al picco dei contagi. Negli ultimi tre giorni abbiamo superato i 5.500 tamponi al giorno e adesso partiremo con 100 mila test sierologici a tutto il personale medico-sanitario e a tutto quello socioassistenziale e nel caso di positività faremo il tampone classico fatto direttamente in automobile”.

Bonaccini: “Vietato abbassare la guardia”

“Sono aumentati di molto i tamponi che facciamo ogni giorno e nonostante questo cala l’aumento dei contagiati così come stanno aumentando i guariti. Abbiamo ancora un numero alto di decessi, anche se per quanto mi riguarda anche un solo decesso al giorno è troppo alto, ma anche qui sta succedendo qualcosa di meglio. La cosa che più osservo è che stanno decisamente calando gli ingressi nei pronti soccorso”. Poi il presidente della Regione Emilia-Romagna avverte: “Bisogna reggere credo che servano ancora le restrizioni e serviranno ancora per qualche tempo. Adesso che sta cominciando a vedersi qualche luce in fonda al tunnel guai ad abbassare la guardia”.

Santelli: “I fondi non bastano”

“I fondi stanziati dal Governo è evidente che non basteranno perché lo stesso Governo poco dopo aver fatto la conferenza stampa si è precipitato a dire che è un provvedimento che riguarda qualche settimana per poi essere integrato. Con 400 millioni pensare ai 7900 Comuni italiani diventa abbastanza complicato”. Commenta così, la presidente della Calabria Jole Santelli, il provvedimento di Giuseppe Conte. “Tenteremo - aggiunge - di aiutare con i fondi regionali il più possibile, mi auguro di poter fare un provvedimento già dalla prossima settimana. Dobbiamo evitare che l’allarme arrivi al punto di scatenare la rabbia, le istituzioni devono lavorare insieme per cercare di far capire che non stiamo facendo misure esaustive ma stiamo facendo delle misure graduali cercando di non lavorare sullo scaricabarile”.

Santelli: “Aumentano i contagi al Sud. Aspettiamo i ventilatori”

Per quanto riguarda i contagi, Santelli avverte: “Noi, come tutto il Sud, siamo in una situazione molto diversa dal Nord, cioè da noi stanno cominciando ad aumentare i numeri soprattutto adesso sta scoppiando il tema delle Rsa e delle case per gli anziani. Ho dovuto chiudere fino ad ora dodici comuni in zona rossa e ho anche fatto un’ordinanza per imporre misure come i tamponi a tutti gli operatori sanitari delle Rsa e degli ospedali”. Infine un appello: “Noi dipendiamo soprattutto dal Governo per quanto riguarda i dispositivi, ma continuano ad arrivarne pochi. Ho lanciato più volte allarmi soprattutto sulle tute per mettere in salvaguardia e gli operatori e ancora di più sui ventilatori. Per attrezzare la terapia intensiva noi abbiamo 90 posti già predisposti e aspettiamo che il Governo ci mandi i ventilatori, ma continuano a non arrivare”.

Musumeci: "Stanziati 100 milioni. Non basta ciò che arriva da Roma"

A Sky TG24 è intervenuto anche il governatore siciliano Nello Musumeci: "In Sicilia l’epidemia economica è arrivata prima del picco dell’epidemia sanitaria. Due settimane di inattività hanno messo in sofferenza una società che vive anche di lavoratori giornalieri e precari - ha detto il presidente della Regione Sicilia – Il Governo della Regione Sicilia ieri mattina, per fare fronte a questa drammatica condizione economica, ha stanziato e messo a disposizione dei Comuni ben cento milioni di euro destinati esclusivamente all’assistenza alimentare", ha concluso Musumeci. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN SICILIA)

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