Il ministro degli Esteri al Corriere della Sera: “Ai colleghi del G7 ho detto che bisogna mettere a sistema e condividere i dati. La corsa al vaccino non può essere individuale”. Sul Mes: “Non è una strada percorribile. Servono corona-bond”
“Serve una grande alleanza internazionale contro il virus”. A dirlo è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che, in un’intervista al Corriere della Sera, lancia un appello: “Ai colleghi del G7 ho detto che bisogna mettere a sistema e condividere i dati, coordinare le iniziative e rafforzarle. La corsa al vaccino non può essere individuale. Questa è una guerra dove tutti combattiamo contro lo stesso nemico. Si vince solo insieme”. Poi attacca gli avversari politici - tra cui Matteo Salvini e Giorgia Meloni - che hanno diffuso la notizia sul video di “Leonardo” del 2015 su un virus creato in laboratorio in Cina: “Mentre lo Stato conta i morti e si fa in quattro per aiutare i medici, loro fanno la caccia all’untore, per qualche like in più. Chi ama l’Italia non diffonde il terrore” (GLI AGGIORNAMENTI SUL CORONAVIRUS - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA: MAPPA - LA DIFFUSIONE GLOBALE IN UNA MAPPA ANIMATA - LE FOTO SIMBOLO DELL'EMERGENZA)
“Il Mes non è la soluzione. Servono corona-bond”
Alla domanda su un’ipotetica richiesta dell’Italia per un contributo dal fondo salva-Stati, Di Maio spiega che “il Mes non è una strada percorribile in quanto non farebbe altro che creare nuovo debito”. “Va cambiato il paradigma - aggiunge - permettendo di liberare risorse europee e rafforzando il ruolo della Bce nel sostenere finanziariamente gli Stati. Va trovata assieme ai nostri partner la strada, con strumenti nuovi”. E sugli eurobond osserva: “Più che ‘eurobond’ è il caso di attivare dei ‘corona-bond’ (COSA SONO), ovvero uno strumento che permetterebbe di finanziare le spese straordinarie per l’emergenza” (LE TAPPE - I PAESI CON IL MAGGIOR NUMERO DI CONTAGI)
“In arrivo 100 milioni di mascherine”
Infine, sull’emergenza mascherine in Italia, Di Maio annuncia: “Abbiamo sbloccato e fatto arrivare in Italia più di 10 milioni di mascherine. Nelle prossime ore è previsto l’arrivo del primo lotto dei 100 milioni di mascherine che stiamo facendo produrre da un’azienda cinese”. “Ovviamente - conclude - bisogna puntare anche alla produzione nazionale. Ma se dall’estero non fossero arrivati questi aiuti, la crisi sarebbe stata ancora più acuta” (LE DOMANDE E LE RISPOSTE DEGLI ESPERTI)