In seguito all’emergenza coronavirus, il ministro per i Rapporti con il Parlamento spiega: "Questa è la settimana in cui dovremo decidere, anche a seconda dei dati medici, se vogliamo mantenerlo o se diversamente posticiparlo e portarlo magari verso maggio"
“Al momento è confermato, questa è la settimana in cui dovremo decidere, anche a seconda dei dati medici, se vogliamo mantenerlo o se diversamente posticiparlo e portarlo magari verso maggio”. Lo ha detto a Start, su Sky TG24 il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, parlando del referendum sul taglio dei parlamentari, che potrebbe slittare a causa dell'emergenza coronavirus.
“Per il Paese – ha spiegato D’Incà - quella del 29 marzo è una data importante, questo referendum è molto sentito, bisogna dare però la possibilità di avere un’adeguata campagna referendaria in tutto il Paese. Vedremo nelle prossime giornate di prendere una decisione per non ledere i diritti di nessuno e capire se è possibile farlo il 29. Diversamente lo posticiperemo, lo potremmo fare insieme alle elezioni Regionali a maggio.
“Per il Paese – ha spiegato D’Incà - quella del 29 marzo è una data importante, questo referendum è molto sentito, bisogna dare però la possibilità di avere un’adeguata campagna referendaria in tutto il Paese. Vedremo nelle prossime giornate di prendere una decisione per non ledere i diritti di nessuno e capire se è possibile farlo il 29. Diversamente lo posticiperemo, lo potremmo fare insieme alle elezioni Regionali a maggio.