Lo ha deciso il Consiglio dei ministri. La consultazione, che stabilirà se le due Camere passeranno o meno da 945 a 600 membri, era stata richiesta da 71 senatori. Il presidente del Consiglio: “Non mi preoccupa, siamo fiduciosi che i cittadini saranno a favore”
Il referendum sulla riforma costituzionale per il taglio dei parlamentari (COSA PREVEDE LA LEGGE) si terrà il prossimo 29 marzo. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri riunitosi nella serata del 27 gennaio, su proposta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Tocca ora al presidente della Repubblica Sergio Mattarella emanare un decreto per indire la consultazione popolare, a cui la Cassazione aveva dato il via libera lo scorso 23 gennaio. Saranno quindi i cittadini a stabilire se la riforma, voluta dal Movimento 5 Stelle, entrerà effettivamente in vigore, riducendo così il numero dei membri delle due Camere dagli attuali 945 eletti a 600. La Camera dei deputati passerebbe da 630 a 400 deputati, mentre il Senato da 315 a 200 seggi. Il referendum era stato richiesto da 71 senatori.
Conte: “Fiduciosi che i cittadini saranno a favore”
Conte è intervenuto sul tema del referendum ospite a Otto e mezzo. Il presidente del Consiglio ha detto di non essere preoccupato dalla consultazione fissata per il 29 marzo: “Siamo fiduciosi che ci sia un ampio schieramento di cittadini a favore di questa riforma. Se è a rischio il governo? No direi, proprio di no, non vedo connessioni”.