Coronavirus, il governatore del Veneto Zaia: "L'ordinanza deve essere revocata"

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Per il presidente della Regione "oggi in Veneto non c'è questo picco esponenziale che giustifichi" il mantenimento delle misure previste nell'ordinanza in vigore fino al 1° marzo. E aggiunge: "Riaprire le scuole lunedì mattina"

"Io penso che l'ordinanza debba essere revocata" prima del 1° marzo. Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, riferendosi all'ordinanza Ministero della salute-Regione con le misure di sicurezza per contenere la diffusione del Coronavirus (AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).  "Sono dell'opinione che lunedì si debbano riaprire le scuole e si debba tornare alla normalià" ha aggiunto Zaia.

Zaia: "Misure non giustificate, non c'è picco"

"Oggi in Veneto - ha spiegato il governatore - abbiamo un incremento dei contagiati che è minimale, una decina di casi in più, di cui più della metà asintomatici e gli altri non sono gravi". Per Zaia "non c'è quindi questo picco esponenziale che giustifichi" il mantenimento delle misure previste nell'ordinanza in vigore fino all'1° marzo. "Spero che a livello nazionale si decida di revocare quel minimo di ordinanze che è stato fatto" ha proseguito Zaia. "Si tratta - ha concluso - di una pandemia mediatica che vive sui social. E ricordo che in Veneto nessuna attività commerciale è stata bloccata. Il Veneto non è bloccato".

Zaia: "In Veneto nessuna sovrastima"

Zaia ha replicato anche alle affermazioni del prof. Walter Ricciardi, sul rischio di una sovrastima dei casi di Coronavirus comunicati dalle Regioni."Non c'è stata alcuna sovrastima. Sono stati tutti validati dall'Iss". "Non ci risulta - ha aggiunto - che ci sia in Veneto un caso positivo che l'Istituto Superiore di Sanita' non abbia detto sia positivo". 

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