Il premier, intervistato a “Non è la d’Urso” e a “Che Tempo Che fa”, ha replicato alla richiesta di scuse da parte del leader leghista: “Le vorrebbe dallo scorso agosto”. Le persone sfuggite dalla quarantena sono state "individuate e sottoposte a controllo”, ha aggiunto
"Abbiamo adottato misure che nessun altro Paese ha adottato. Queste misure sono per contenere il rischio di contagio". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte alla trasmissione tv “Non è la d’Urso”, parlando dei provvedimenti adottati dal governo per contenere la diffusione del coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI). "Adesso con questa emergenza il quadro diventa ancora più complesso dal punto di vista economico", ha ammesso a "Non è l'Arena", per poi rassicurare: "Insieme ce la faremo". Le persone sfuggite dalla quarantena sono state "individuate e sono sottoposte a controllo delle asl locali”, ha aggiunto (DOMANDE E RISPOSTE - I CONSIGLI DEI PEDIATRI). Poi la replica alla richiesta di scuse da parte di Matteo Salvini. "Non lo so" perché il leader leghista le chieda, ha risposto Conte, "vorrebbe le scuse dallo scorso agosto, ma io io lo scorso agosto ho semplicemente detto quello che ritenevo andasse detto in Parlamento". "Ho cercato il ministro Salvini ieri e non mi ha risposto, ma lo conosco, non mi stupisce il suo comportamento", ha chiosato. Infine sull'allerta coronavirus, a “Non è l’Arena”, ha ribadito: “Questa è una emergenza nazionale, è evidente che sarò costantemente impegnato in prima persona a coordinare i lavori”.
"Incetta alimentari? Non c’è carestia"
Sull'incetta di generi alimentari in alcune città per il coronavirus "c'è una preoccupazione iniziale, ma non siamo di fronte a una carestia alimentare - ha spiegato il premier in collegamento dalla Protezione civile a Roma alla trasmissione “Che Tempo Che fa” (IL MONITO DELLA REGIONE LOMBARDIA - TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE - SUPERMERCATI PRESI D'ASSALTO). Tutte le misure saranno prese per un costante approvvigionamento alimentare, le popolazioni delle regioni interessate devono stare tranquille" da questo punto di vista come da quello sanitario. "Saremo sempre vigili e attenti. Le misure si adeguano con contromisure proporzionali a quella che è l'evoluzione. C'è una flessibilità nella tipologia delle misure”, ha poi ribadito. Blindare Milano? "Dovremo adottare misure con piani da adattare ai territori da circoscrivere, misure che possono avere efficacia in piccoli centri non possiamo applicarle a Milano". Condanna per l’aumento dei prezzi dei disinfettanti per le mani, come l’Amuchina: è "una speculazione che condanniamo fermamente”.
"Può darsi qualche falla i primi giorni"
Quando è iniziata l'emergenza coronavirus "abbiamo subito organizzato la risposta con la protezione civile; può darsi che nei giorni iniziali ci sia stata qualche falla, ma abbiamo impiegato risorse umane e finanziarie incredibili - ha sottolineato il presidente del Consiglio -. Potevamo disporre anche ulteriori controlli, ma è impossibile fare controlli tanto capillari su tutti quelli che entrano con ogni mezzo in Italia, significherebbe bloccare un Paese” (LE MISURE PRESE DA FS).