Violato il cordone di sicurezza sopra l'abitazione romana del ministro degli Esteri. Un oggetto volante ha sorvolato per una decina di minuti il cortile, in zona Colosseo. Indagini in corso
Un volo di dieci minuti. Tanto sarebbe durata la traiettoria di un drone sopra il cortile di casa Di Maio. A parlare del singolare episodio è oggi La Repubblica.
La dinamica
Una settimana fa, nel cuore della notte tra lunedì 10 e martedì 11 febbraio, scatta l'allarme della scorta intorno all'abitazione romana del ministro degli Esteri. Un drone sorvola per una decina di minuti il cortile della casa, in zona Colosseo. Scatta delle foto all’interno? Filma? Registra dati sensibili?
Indagini in corso
“È un mistero” si legge sul quotidiano “perché il drone vola via indisturbato dopo aver fatto i suoi comodi. Ma le forze dell'ordine si attivano”.
Secondo quanto ricostruisce La Repubblica in quel momento Luigi Di Maio è in missione nei Balcani. Non è a casa ma, visto il ruolo del ministro degli Esteri, scattano le indagini. Parte un'inchiesta della Questura di Roma che a sua volta gira le informazioni sommarie alla Digos. Viene attivato anche l'Ucigos, l'ufficio per le operazioni speciali. Il caso dunque viaggia ai massimi livelli della sicurezza nazionale.
Il cordone di sicurezza è stato violato: il cielo intorno all’appartamento di un ministro degli Esteri è no fly zone. E vale anche per i piccoli droni. “È un giallo in piena regola", conclude il quotidiano.