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Gregoretti, sì del Senato al processo per Salvini. Lui: "Orgoglioso, rifarò tutto"

Con 76 voti favorevoli e 152 contrari l'Aula ha respinto l'ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d'Italia che chiedevano di negare l'autorizzazione all'ex ministro dell'Interno, richiesta dal tribunale dei ministri. La
Lega non ha partecipato al voto

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Salvini: "Lo sapevo, sono tranquillo e orgoglioso di quanto fatto"

"Lo sapevo. Sono assolutamente tranquillo e orgoglioso di quello che ho fatto. E lo rifarò appena tornato al governo", questo il primo commento a caldo dell'ex ministro dell'interno Salvini. "Come è stato difendersi in Senato? Surreale. Ho giurato sulla Costituzione, che prevede che difendere la patria è dovere di ogni cittadino. Io ho difeso l'Italia" conclude il leader leghista dopo il voto del Senato che ha dato l'ok al processo per la vicenda Gregoretti
- di Vittorio

L'ufficialità e i numeri solo alle 19:00

L'esito dello scrutinio sarà ufficializzato solo allora. M5S, Pd, Italia viva e Leu avevano annunciato la loro contrarietà all'ordine del giorno, la Lega non ha partecipato al voto, FdI e Forza Italia hanno votato a favore. Il voto del Senato sul caso Gregoretti non è definitivo perché come ha spiegato la presidente Elisabetta Casellati in Aula, le urne resteranno aperte fino alle 19, per consentire a tutti i senatori di esprimersi. Subito dopo verrà annunciato il voto finale e complessivo.
- di Vittorio

Senato autorizza processo a Salvini 

L'Aula del Senato ha accolto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, presentata del Tribunale dei ministri di Catania, per il caso Gregoretti. Respinto l'ordine del giorno presentato da Forza Italia e da Fratelli d'Italia per ribaltare il primo via libera deciso a gennaio dalla Giunta per le immunità. Il numero dei favorevoli e dei contrari sarà reso noto solo dopo le 19.00.
- di Vittorio

Senatori Lega lasciano Aula P. Madama

I senatori della Lega stanno lasciando l'Aula del Senato, dove tra poco si voterà sull'autorizzazione al processo per Matteo Salvini in relazione alla vicenda Gregoretti. Il capogruppo Massimiliano Romeo aveva annunciato pochi minuti fa la non partecipazione al voto del suo
gruppo.
- di Redazione Sky TG24

 FI: non cambiamo idea, no a processo

"Oggi questo Parlamento segna una pagina buia della nostra storia: affronta con un atteggiamento passivo e remissivo il principio della separazione dei poteri". Lo ha detto nell'Aula del Senato Renato Schifani di Fi in dichiarazione di voto sul caso Gregoretti. "E' un grave errore usare la forza giudiziaria per fini politici. Apprezzo la impostazione del senatore Salvini, ma qui si deve difendere il principio sacrosanto che il Parlamento non possa essere sindacato dalla magistratura", aggiunge, ribadendo: "noi non cambiamo idea, come invece fa il M5S".
- di Redazione Sky TG24

Romeo: Lega non parteciperà al voto

"Per rispetto a Matteo Salvini, di sicuro la Lega non parteciperà al voto odierno". Così Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato nella dichiarazione di voto, in Aula, sul caso Gregoretti.
- di Redazione Sky TG24

Finito dibattito, ora dichiarazioni di voto

L'intervento di Matteo Salvini ha chiuso la discussione generale sulla vicenda Gregoretti nell'Aula del Senato. Al via ora le dichiarazioni di voto sull'odg di Forza Italia e FdI, contrario alle determinazioni della Giunta di Palazzo Madama e dunque al processo per il leader della Lega.

- di Redazione Sky TG24

Salvini cita Montanelli: orgoglioso mia diversità

"Chiudo con le parole che mi ha ricordato un amico, quelle di un grande italiano, Indro Montanelli: 'Orgoglioso di essere diverso. L'unico consiglio che do è: ragazzi, combattete per quello che credete, magari perderete come me tante battaglie. Ma vincerete quella che si fa ogni mattina davanti allo specchio'. A testa alta, viva l'Italia, viva la libertà, viva la democrazia". Così il leader della Lega Matteo Salvini ha chiuso il suo intervento nell'aula del Senato sul caso Gregoretti.
- di Redazione Sky TG24

Salvini: numeri per processo sono evidenti

 "Vada come vada, i numeri sono evidenti e c'è una maggioranza di Pd, Iv e M5s che ritiene che io debba essere processato". Così il leader della Lega Matteo Salvini, intervenendo nell'aula del Senato sul caso Gregoretti.
- di Redazione Sky TG24

Salvini: affronto aggressione politica

"Ringrazio i senatori della Lega ma noi non cambiamo, andiamo dritti, affrontiamo questa aggressione politica". Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando nell'aula del Senato. "Sono convinto che la fine sarà archiviazione. Chi vota oggi pensando di vincere - aggiunge - sarà sconfitto dalla storia".
- di Redazione Sky TG24

Salvini: "Da mio figlio sms 'forza papà'"
 

"Chi borbotta in Aula forse non ha un figlio come il mio che prima di andare a scuola mi ha mandato un messaggio per dirmi forza papà". Così Matteo Salvini replica a chi lo contesta in Aula durante la discussione sul caso Gregoretti. "Se non portate rispetto a me, portatelo a due ragazzi che non sono colpevoli degli eventuali errori del padre", aggiunge.
- di Vittorio

Salvini: "Anche Lamorgese ha rinviato sbarchi"

"Sarei uno strano sequestratore visto che sono stato io ad andare a salvare queste persone in acque maltesi. Anche Lamorgese ha protratto di uno, due, diversi giorni alcuni sbarchi in attesa delle redistribuzioni". Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando nell'aula del Senato, e riferendosi all'attuale ministro dell'interno.
- di Vittorio

Salvini: "Decida giudice se ho fatto mio dovere"

"Devo disubbidire a Giulia Bongiorno perché sono testone e sono stufo di impegnare quest'Aula per la Diciotti, la Gregoretti, la Open Arms. Chiariamola una volta e per tutte davanti a un giudice se ho fatto il mio dovere". Così Matteo Salvini nell'Aula del Senato. "Io un sequstratore? I migranti siamo andati a prenderli noi in acque maltesi", ha aggiunto. "Ci chiesero aiuto e ho detto sì, avremmo potuto fregarcene e invece no", ha sottolineato l'ex ministro dell'interno.
- di Vittorio

Salvini: "Con mie politiche salvate migliaia vite"

"Gli avversari in democrazia si battono nelle urne, non nelle aule dei tribunali, questo insegna la storia di questo paese". Così Matteo Salvini nell'Aula del Senato. "Voglio andare a processo per raccontare al mondo e ai miei figli che queste politiche sull'immigrazione condivise dalla Lega e dal M5s hanno salvato decine di migliaia di vite umane", ha aggiunto. 

- di Vittorio

Salvini: "Ritengo di aver difeso la mia patria"

"La difesa della patria è un sacro dovere, ritengo di aver difeso la mia patria, non chiedo un premio per questo ma se ci deve essere un processo che ci sia. In quell'aula non andrò a difendermi ma a rivendicare quello che, non da solo, ma collegialmente abbiamo fatto". Così il
leader della Lega Matteo Salvini, intervenendo nell'aula del Senato sul caso Gregoretti
- di Vittorio

Salvini: "Governo  assente perché ha coscienza sporca"

"Governo  assente perché ha coscienza sporca": queste le prime parole in Senato dell'ex ministro dell'interno Matteo Salvini, che ha preso la parola pochi minuti dopo le 13.30.
Matteo Salvini contesta il fatto che il governo non sia rappresentato nell'Aula del Senato durante il suo intervento sul caso Gregoretti. Ma la presidente Elisabetta Alberti Casellati, più volte sollecitata dall'opposizione, gli spiega: "Non era prevista la presenza del governo".  
- di Vittorio

Renzi, non penso Salvini abbia commesso reati


"Io penso che Salvini abbia fatto un clamoroso errore politico, ma non penso abbia commesso un reato. Saranno i magistrati a decidere se questi reati ci sono. Salvini ha detto: 'processatemi', noi lo accontentiamo". Lo ha detto l'ex-premier e leader di Italia viva, Matteo Renzi.

- di Vittorio

Casini: su Salvini non sia un giudizio politico

"Io sono contrarissimo al merito della politica che Salvini ha fatto e credo che gli italiani dovrebbero esprimersi su questo. Ma noi qui non possiamo delegare quest'azione alla magistratura". Cosi' il senatore del gruppo Autonomie Pierferdinando Casini, intervenendo in Aula sul caso Gregoretti. "Capisco che loro (della maggioranza, ndr) hanno ora qualche problema sul voto rispetto al caso Diciotti ma io sul caso Diciotti mi sono espresso esattamente come faro' dopo - ha continuato - Solo una cosa mi convincerebbe a cambiare voto e cioè se le fattispecie della Diciotti e della Gregoretti erano diverse. E ciò potrebbe essere in un solo caso: se per la Gregoretti, Salvini ha messo in atto una sua politica personale che contrastava con la politica del governo e con gli orientamenti del presidente del Consiglio. Ma colleghi, io di questa cosa non trovo traccia nelle carte. Conte avrebbe avuto tutti gli strumenti, bastava convocare un Consiglio dei ministri per spiegare, infatti in alcune cose interviene ad esempio sullo sbarco dei minori, perché non negli altri casi?". 
- di Redazione Sky TG24

Fedeli (PD): nel voto unico faro sia Costituzione

"Credo sia importante chiarire oggi che l'aula del Senato non è chiamata a stabilire se l'ex ministro Salvini ha commesso o meno il reato di sequestro di persona per i 131 migranti rimasti per 4 giorni sulla nave militare Gregoretti nel luglio del 2019, ma a stabilire, utilizzando come unico faro la Costituzione, se il tribunale dei ministri puo' procedere nei confronti del senatore Salvini sulla base della sussistenza o meno di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante in relazione alla funzione di governo che il senatore ricopriva all'epoca dei fatti". Lo dice la senatrice del Pd Valeria Fedeli in una nota sul caso Gregoretti. "A questo scopo penso sia utile ricordare - aggiunge - che in occasione del voto della Giunta per le immunita' del Senato, lo stesso Salvini ha chiesto ai suoi di votare a favore dell'autorizzazione a procedere nei suoi confronti. Strumentalizzando politicamente una vicenda che avrebbe dovuto essere gestita fin dall'inizio in ben altro modo e non, come anche in quel caso, facendo sicuramente prevalere sull'interesse generale, come e' dovere di chi ricopre un incarico nelle istituzioni, quello propagandistico e di parte".
 
- di Redazione Sky TG24

Parrini (PD): ci furono abusi, Salvini agì politicamente

 "Salvini non agì  per ragion di Stato ma per una ben più bassa ragion di partito, visto che è allergico allo Stato di diritto. E non c'è alcuna ragione per cui il corso della giustizia debba essere bloccato. Il senatore Salvini dovrebbe sentirsi contento di essere trattato come un qualsiasi cittadino, invece di tirarci tossine politiche. Capisco le difficoltà di Salvini a capire la differenza tra ragion di Stato e di partito, ma noi crediamo che questa differenza sia netta e che si sia computo un eccesso e un abuso e non vediamo nessuna ragione nel merito perché questo procedimento non debba andare avanti". Così il senatore del Pd Dario Parrini nell'intervento in aula al Senato sul caso Gregoretti. "Siamo rimasti, come gruppo Pd, piuttosto stupiti dalla relazione della senatrice Stefani non tanto perché è appiattita sul dibattito voluto dal presidente della Giunta, ma perché si accusa la maggioranza di governo di aver politicizzato la vicenda. Viene da ridere. Noi abbiamo politicizzato? Se c'è qualcuno che ha politicizzato, lo dobbiamo cercare dove siede l'ex ministro dell'Interno e il presidente della Giunta". E ha concluso: "Si sono commesse forzature e giravolte che il Pd ha condannato e che oggi non considera meno gravi, poiché sono stati violati doveri di terzietà sacri".
 
- di Redazione Sky TG24