Consigliere Lega contro modella italosenegalese: "Italian Beauty? Non è bianca''. Espulso

Politica

Daniele Beschin, coordinatore di Forza Nuova del vicentino, ha messo in dubbio l'italianità della concittadina Maty Fall Diba. Allontanato dal gruppo della Lega, si difende: vittima di "giochi di palazzo, nelle mie parole di razzismo non c'era nulla"

Daniele Beschin, il coordinatore di Forza Nuova del vicentino, è stato espulso dal gruppo della Lega Nord al Comune di Arzignano, in provincia di Vicenza, dopo essere finito sotto accusa per alcune frasi sull'"italianità" della modella concittadina Maty Fall Diba, di origine senegalese. "Non può esserci spazio per il razzismo nelle istituzioni della Repubblica italiana", ha commentato il sottosegretario al ministero dell'Interno, Achille Variati. Rincara la dose il governatore del Veneto, il leghista Luca Zaia: "Per noi è veneta al 100%, figurarsi se sto qui a fare distinzioni su dove è nata, è vissuta o si è formata. È una dei nostri punto e basta". Da Vicenza, sulla polemica è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini: "Se uno distingue l'essere umano in base al colore della pelle nel 2020 - ha detto - è fuori dal mondo". Beschin, invece, si è difeso affermando di essere stato vittima di "giochi di palazzo e per delle guerre fratricide interne alla Lega che non mi riguardano, però - ribadisce - di razzismo nelle mie parole non c'era nulla".

Maty Fall Diba e la copertina di Vogue 

Maty Fall Diba, 18enne nata in Senegal e trasferitasi in Italia all'età di 9 anni, come scrive Repubblica, è stata scelta per la copertina di febbraio del magazine di moda Vogue mentre tiene in braccio la scritta "Italia": sullo sfondo, la frase "Italian Beauty". La modella, che vive a Chiampo, è stata elogiata dal sindaco della sua città che si era definito orgoglioso della concittadina. Il consigliere Beschin ha invece commentato l'associazione tra la modella di colore e la bellezza italiana scrivendo: "Per me una chiampese doc è una ragazza solare, bianca", aggiungendo che "solo un bianco può essere italiano".

Le critiche a Beschin

Le frasi del consigliere sono state attaccate oltre che dal sottosegretario al ministero dell'Interno, Achille Variati, anche da Stefano Fracasso, capogruppo del Pd nel consiglio regionale veneto e dalla Cgil. "Beschin torni a scuola e studi bene la storia e la Costituzione", il commento del segretario della Cgil di Vicenza, Giampaolo Zanni. "La Cgil di Vicenza - scrive Zanin - condanna e respinge con fermezza le affermazioni del consigliere comunale Daniele Beschin, che ancora una volta trasudano xenofobia. Dopo la replica di Variati, la Lega ha deciso di prendere le distanze ufficialmente sia attraverso un comunicato della segreteria provinciale sia con la decisione conseguente del gruppo consiliare che si è riunito e ha espulso Beschin.

Zaia: onorati che la modella sia su Vogue

"La Rete è piena di personaggi che dicono cazzate. Ci vorrebbe una legge che gli tappasse la bocca". Così il governatore del Veneto, il leghista Luca Zaia ha replicato alle critiche di Beschin contro Mati Fall Diba. E ancora: "Noi siamo onorati che la modella sia su Vogue. Le auguro una carriera strepitosa, quando può parli del Veneto perché abbiamo bisogno di promozione e difesa identitaria. Per noi è veneta al 100%, figurarsi se sto qui a fare distinzioni su dove è nata, è vissuta o si è formata. È una dei nostri punto e basta".

Beschin: "Mie parole fraintese e strumentalizzate"

"Sono sorpreso e anche amareggiato - ha invece spiegato Beschin in una nota - nel constatare come le mie parole siano state volutamente fraintese e strumentalizzate. Il mio commento era riferito solo a dei canoni di bellezza e non al fatto che la bellissima Mati sia una ragazza italiana, fatto indiscutibile". "La stessa cosa per intenderci varrebbe se un ragazza italiana vivesse da tempo in Cina. Pur essendo integrata in quel paese rimarrebbe una bellezza italiana. Negare che ci sia una bellezza tipica della nostra terra, così come una tipicamente africana, asiatica, sudamericana e così via, è cadere nell'ipocrisia. Un'ipocrisia pericolosa che nega le differenze, anziché riconoscerne la bellezza e il valore", ha aggiunto. "Il vero razzismo è di chi non vede la bellezza nelle diversità. Evviva dunque le diversità. Evviva chi non rinuncia a essere se stesso, e auguro sinceramente a Mati - ha concluso - il grande successo che merita".

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