Quarantatre anni a caccia di boss e mafiosi: così si può sintetizzare il curriculum di Grasso, un uomo che ha messo la sua vita e la sua carriera alla ricerca della verità
Buon compleanno a Pietro Grasso per un traguardo importante, infatti oggi compie 80anni. L’ex magistrato è nato a Licata nel 1945 in provincia di Agrigento ed è cresciuto a Palermo. Nel 1969 Grasso intraprende la carriera di magistrato che lo porta ad occuparsi di reati contro la pubblica amministrazione e di criminalità organizzata occupandosi, tra le altre cose, delle indagini sull’omicidio del Presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella.
La sfida contro la mafia
La sua avventura in magistratura si incrocia più volte con le vicende che riguardano la lotta dello Stato italiano contro la mafia: è giudice a latere nel maxi processo contro Cosa Nostra e scrive la sentenza che sancisce la condanna di numerosi boss mafiosi nella seconda metà degli anni Ottanta. Il giudice Giovanni Falcone lo vuole come suo consigliere ed è da questa collaborazione che nascono alcune delle più importanti strutture deputate alla lotta contro l’associazione mafiosa come la Procura nazionale antimafia, le Direzioni distrettuali e la Direzione investigativa antimafia.
La cattura di Provezano
L’apice della carriera nella lotta alla mafia lo raggiunge con la nomina nel 2005 a capo della Procura Nazionale Antimafia; questo periodo è segnato da risultati eccezionali nella lotta alla mafia che culmina con la cattura del super latitante Bernardo Provenzano. Al termine della sua esperienza come procuratore nazionale antimafia decide di dimettersi dalla magistratura e impegnarsi in politica fra le fila del Partito Democratico.
La carriera politica
Nel 2013 viene eletto senatore per assumere poi la Presidenza dello stesso Senato. È autore di numerosi libri su Cosa Nostra, ricchi di vita vissuti e di esortazioni a continuare a credere e a lottare per una società fondata sull’onestà e la legalità.