La Suprema Corte ha sancito che la richiesta è conforme all'articolo 138 della Costituzione e ha accertato la legittimità del quesito
Via libera della Cassazione al referendum sulla legge costituzionale relativa alla "riduzione del numero dei parlamentari" (COSA PREVEDE – COME CAMBIANO CAMERA E SENATO). L'ufficio centrale per i referendum della Suprema Corte ha sancito che la richiesta di referendum, sottoscritta da 71 senatori, "è conforme all'articolo 138 della Costituzione" e ha accertato la "legittimità del quesito" referendario proposto.
Nelle scorse settimane era stato raggiunto e superato il numero minimo di firme che serviva per chiedere il referendum sul taglio dei parlamentari, contenuto nella riforma costituzionale approvata lo scorso ottobre. Se non ci saranno problemi, si avvierà l’iter del referendum che confermerà o bloccherà la riforma.
Al voto tra fine marzo e primi di giugno
Per quanto riguarda la data del referendum, la convocazione spetta al presidente della Repubblica con un suo decreto "su deliberazione del Consiglio dei ministri" che verrà appositamente convocato entro 60 giorni a partire da oggi, giorno in cui è stata depositata l'ordinanza della Cassazione.
Entro due mesi, dunque, Palazzo Chigi deve decidere in quale data convocare le urne, decisione che deve essere presa in un periodo compreso tra il 50esimo e il 70esimo giorno successivo allo svolgimento del Consiglio dei ministri. Quindi si dovrebbe votare tra gli ultimi giorni di marzo e la prima domenica di giugno.