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Primarie in Puglia, il centrosinistra sceglie il candidato alla presidenza della Regione

Politica

Si sceglie il candidato che rappresenterà la coalizione nella corsa per la presidenza della Regione. Per votare occorre aver compiuto 16 anni e versare il contributo di un euro. Si vota fino alle 20 

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Il centrosinistra sceglie oggi il candidato che rappresenterà la coalizione nella corsa per la presidenza della Regione Puglia e sfiderà Raffaele Fitto, del centrodestra, e il candidato del Movimento 5Stelle.

I quattro candidati

Quattro i candidati in corsa: l'attuale governatore Michele Emiliano, il consigliere regionale del Partito democratico (ex assessore) Fabiano Amati, l'eurodeputata ed ex assessora Elena Gentile e il sociologo Leonardo Palmisano.
272 le sezioni allestite in tutta la Puglia, 45 delle quali in provincia di Bari (7 in città) nelle quali si voterà fino alle 20. Un migliaio i volontari coinvolti.

 

Chi può votare

Possono votare i residenti in Puglia che abbiano compiuto 16 anni, cittadini italiani, dell'Unione europea o extracomunitari con permesso di soggiorno. Si potrà esprimere un'unica preferenza e per farlo bisognerà presentarsi al seggio con un documento di identità e dopo aver versato un euro a titolo di contributo per le spese organizzative. Coloro che vogliono votare in Comuni diversi da quelli di residenza e i ragazzi tra i 16 e i 18 anni potranno votare solo se si sono registrati sul sito www.primariepuglia2020.it entro il 9 gennaio. Lo spoglio delle schede inizierà subito dopo la chiusura di seggi e quindi il risultato si dovrebbe conoscere in nottata.

Boccia: "Nostro tratto distintivo è partecipazione democratica"

"Le primarie pugliesi confermeranno ancora una volta - ne sono convinto e non ho timore di essere smentito  - che questo è uno strumento che distingue la vita del centrosinistra dagli altri poli, dagli altri raggruppamenti politici. La nostra capacità di organizzare la selezione dei candidati, attraverso la partecipazione democratica, è il tratto distintivo. Quindi, chi lo rifiuta, rifiuta anche di essere parte della famiglia dei progressisti e in generale dei riformisti. Insomma, star fuori dalle primarie è un errore". Così Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie. "C'è una grande partecipazione. Sono sicuro che, ancora una volta, la Puglia dimostrerà che le primarie sono il tratto distintivo del fronte progressista italiano. E sono sicuro che ci sarà una grande partecipazione".