Sardine, prima riunione nazionale a Roma: "Nessun partito, tornare subito nelle piazze"

Politica

Dopo il successo della manifestazione a piazza San Giovanni, i coordinatori delle Sardine si sono riuniti "per programmare la nuova ondata di gennaio". “Nessuno si candiderà”, spiegano. "Lavoriamo con chi vuole messaggio alternativo al sovranismo”, dice Mattia Santori

Il giorno dopo la manifestazione a Roma, a piazza San Giovanni (FOTO - VIDEO), con 100mila persone secondo gli organizzatori (35mila per la Questura), i coordinatori delle Sardine di tutta Italia si sono riuniti nella Capitale "per programmare la nuova ondata di gennaio" e immaginare il futuro del movimento. È la prima riunione nazionale delle Sardine. ”Lavoriamo con chi vuole portare un messaggio alternativo al sovranismo”, ha detto il portavoce del movimento, Mattia Santori, per poi aggiungere: "Tornare prima possibile nelle piazze: questo è l'obiettivo di questa riunione in cui ci siamo conosciuti". "Il nostro obiettivo è superiore a un italiano su 4”, ha dichiarato poi Santori, commentando a Mezz'ora in più su Rai 3 il sondaggio secondo cui un italiano su 4 potrebbe essere interessato al loro movimento. "Puntiamo a trovare un dialogo con la politica, non siamo ancora pronti a trovare né i punti del dialogo né un interlocutore del dialogo”, ha aggiunto.“Nessuno si candiderà, non è assolutamente nelle nostre idee creare una lista civica e non ci sono coordinatori nazionali”, puntualizza Grazia De Sario, un’altra attivista (LEGA E FI CONTRO NIBRAS ASFA).

Il messaggio su Fb: "Tornare subito sui territori"

Al termine dell’incontro, le Sardine hanno pubblicato sulla loro pagina Facebook un primo post di bilancio: “Dialogo. Per riassumere in una parola cosa è successo nel primo "congresso" delle Sardine basta una parola. Che passa dall'ascolto, dall'empatia, dalla non violenza, dall'accettazione delle diversità. E da un obiettivo comune: tornare sui territori subito - scrivono -. Continuare a presentare un'alternativa alla bestia del sovranismo e alle facili promesse del pensiero semplice. Continueremo a difendere la complessità. E lo faremo in maniera semplice, gratuita, creativa. L'obiettivo delle persone che vedete in questa foto non è decidere o comandare. Ma coinvolgere. Se lo vorrete ci rivedremo presto. Basterà accettare ancora una volta l'invito. Basterà uscire dal mondo digitale. Basterà decidere chi volete ascoltare. Noi siamo qui. Ci saremo sempre. Non ci lasciate soli. Non ci lasciamo soli”, concludono.

"Contro populismo in Emilia-Romagna saremo nelle periferie"

"Il nostro prossimo passo è tornare sui territori" da gennaio. "Sarà dedicata particolare attenzione alle prossime elezioni in Calabria e, soprattutto, in Emilia Romagna”, si legge in un altro post pagina Fb "6000 Sardine". Si annuncia "attenzione alle periferie, a piccole città e province. Uno degli obiettivi fino a fine gennaio sarà raggiungere il più possibile territori che, spesso perché in difficoltà, si sono rivelati più vulnerabili ai toni populisti": in Emilia-Romagna ci saranno iniziative "nella "bassa", nelle zone collinari e montane”. "Le sardine nelle istituzioni ci credono e si augurano che con il loro contributo di cittadini la politica possa migliorarsi - precisano -. Politica è partecipazione. La giornata di oggi è stata partecipazione. La giornata di oggi è stata politica".

All’incontro 150 promotori da tutta Italia

Alla riunione hanno partecipato circa 150 promotori delle iniziative di piazza locali che si sono tenute in questo mese. L'incontro, a porte chiuse, si è tenuto nello Spin Time Labs, a due passi da Piazza San Giovanni, dove alloggiano circa 150 famiglie, con tanto di auditorium dove si organizzano eventi culturali. All'ingresso, un grande striscione: "Viva le sardine, abbasso gli sgombri".

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