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Decreto Clima, ok della Camera. Le misure: eco-rottamazioni auto e moto e meno imballaggi

Politica

Montecitorio approva definitivamente il testo, su cui il governo aveva posto la fiducia, con 261 sì, 178 no e 5 astenuti. Il provvedimento prevede il “buono mobilità”, che vale 255 milioni e riguarda 25 milioni di persone, e la norma definita “Io non compro rifiuti”

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La Camera ha dato il via libera definitivo al decreto legge Clima. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 261 voti a favore, 178 contrari e cinque astenuti. Sul dl il governo aveva posto la fiducia: dopo averla ottenuta con 305 voti a favore e 215 contrari, l'Assemblea è passata all'esame degli ordini del giorno al testo. Tra le misure centrali del provvedimento - che nasce principalmente per contrastare l'inquinamento dell'aria - ci sono le eco-rottamazioni per auto e moto in cambio di abbonamenti ai trasporti pubblici, la pasta e il sapone venduti alla “spina”, cioè senza il tradizionale packaging, la trasformazione del Cipe in versione “verde”.

Il “buono mobilità” per i trasporti

Per i trasporti, quindi, arriva il “buono mobilità”, che vale 255 milioni e riguarda circa 25 milioni di persone. È dedicato ai residenti delle città in aree sotto infrazione europea sulla qualità dell'aria, prevede uno stanziamento di 1.500 euro per la rottamazione dell'auto (fino alla classe Euro3) e 500 euro per i motocicli (fino agli Euro2 e 3 a due tempi). La cifra può essere usata per acquistare abbonamenti al trasporto pubblico, biciclette, servizi di mobilità condivisa. Viene istituito, poi, un Fondo da 40 milioni per i Comuni per realizzare le corsie preferenziali. Ci sarà anche un Fondo da 20 milioni destinato agli scuolabus green (mezzi ibridi e elettrici) per i bambini delle elementari e delle medie.

La riduzione degli imballaggi

Nel testo c'è poi la norma definita “Io non compro rifiuti”, che punta alla riduzione degli imballaggi: per i negozi parte la sperimentazione dei “green corner” per la vendita di prodotti sfusi, dai detergenti per la casa e per la persona fino agli alimenti (a disposizione 40 milioni divisi in due anni e per i commercianti fino a 5mila euro per la realizzazione degli spazi dedicati). Con 27 milioni, poi, si finanziano le macchinette mangia-plastica, per raccogliere le bottiglie di plastica in cambio di un piccolo bonus.

Le altre misure

Sono previste anche azioni di riforestazione urbana (30 milioni per il 2020 e 2021). Nasce, inoltre, il Programma Italia Verde: una volta all'anno un comitato ad hoc premierà la città Capitale Verde d'Italia, con un Fondo da 3 milioni per il 2020, 2021, 2022. Per i parchi nazionali nascono le Zea, cioè le Zone economiche ambientali, che prevedono agevolazioni e vantaggi fiscali per i Comuni nelle aree e per attività imprenditoriali eco-sostenibili. Arrivano i caschi verdi per l'ambiente, da impiegare per iniziative di collaborazione internazionale per la tutela ambientale (con uno stanziamento di 6 milioni). C'è poi un Fondo per le aree interne (un milione per il 2020 e due milioni per il 2021) e un Fondo per la qualità dell'aria (da finanziare con le “aste verdi”).

Il Cipe diventa Cipess

Viene istituito, poi, il Tavolo interministeriale per l'emergenza climatica al ministero dell'Ambiente. Maggiori poteri e risorse, inoltre, vengono dati ai commissari che si occupano delle infrazioni per discariche e depurazioni. I dati ambientali dovranno essere trasparenti in Rete da parte dei soggetti pubblici e dei concessionari di servizi pubblici. Ci sarà anche spazio, con 2 milioni per il 2020, 2021, 2022 per una campagna di informazione nelle scuole. Cambia nome il Cipe, che diventa Cipess: dal primo gennaio 2021, il Comitato interministeriale per la programmazione economica assume la denominazione di Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile.