Il ministro degli Esteri, ospite a “L'Intervista” di Maria Latella, è intervenuto anche sulla Siria: "L'Europa parli con una voce sola: non può farsi ricattare. Dobbiamo ragionare su quale sia il miglior modo per convincere la Turchia a fermarsi". L'INTERVISTA INTEGRALE
"L'Europa deve parlare con una sola voce e non si deve far ricattare dalla Turchia sui rifugiati, è inaccettabile”. A dirlo è Luigi Di Maio che, ospite a “L'Intervista” di Maria Latella su Sky Tg24 (qui l'integrale: VIDEO), ha parlato del conflitto in corso in Siria e delle minacce rivolte all’Europa dal presidente turco Erdogan. Poi il ministro degli Esteri è tornato sul tema del carcere per i grandi evasori: "Non si può perdere altro tempo per le manette ai grandi evasori: se vogliamo fare la lotta agli evasori è inutile accanirsi sul commerciante o sul professionista”. E su Italia a 5 Stelle, la festa per celebrare i 10 anni del Movimento, ha aggiunto: "Questa Italia 5 Stelle vede il Movimento arrivare con una grande vittoria come il taglio dei parlamentari. Porterò il libretto giallo del Movimento, con le cose fatte e le cose da fare".
“Dobbiamo convincere la Turchia a fermarsi”
Di Maio, parlando della situazione in Siria, definisce buona “la sintonia tra Italia e Francia, noi abbiamo chiesto all'Ue che l'ambasciatore europeo presso la Turchia andasse a riferire la protesta dell'Ue”. Dobbiamo ragionare - ha aggiunto - su quale sia il miglior modo per ristabilire un'azione diplomatica per convincere la Turchia a fermarsi. Ne sapremo di più lunedì mattina, al consiglio Ue dei ministri degli Esteri in Lussemburgo".
“Bisogna approvare una norma che prevede il carcere per i grandi evasori”
Sul tema dell’evasione, il ministro degli Esteri ha aggiunto: “Io non ho notizie di uno stralcio di questa norma. Abbiamo tre occasioni, la legge di bilancio, il dl fisco, e la riforma della giustizia: se vogliamo fare una legge di bilancio che contrasta gli evasori bisogna approvare una norma che prevede il carcere per i grandi evasori".
“La nuova prescrizione è già legge, non c’è nulla da discutere”
Poi il tema della nuova prescrizione che, ha detto Di Maio, "entra in vigore dall’1 gennaio, è già legge. Non c'è nulla da discutere, e i voti del M5S per fermare il meccanismo nuovo di prescrizione non ci sono”. “Sarebbe una visione berlusconiana della giustizia e devo dire che, dalle parole di Zingaretti di ieri, non mi sembra che lui la pensi così - ha aggiunto il capo politico del M5s - Non ci è mai stato chiesto di trattare sulla prescrizione, ci è stato chiesto di trattare sulla riforma della giustizia".
"Non sono all'ordine del giorno accordi col Pd"
Sull’andamento del governo e l’alleanza con il Pd, Di Maio ha detto: "Stimo molto Zingaretti e Franceschini dal punto di vista politico e da come gestiscono il lavoro. Ci sono meno vertici ma molto più concludenti e soprattutto che avviano una strada”. Poi ha ammesso: “Ero uno dei più scettici sul governo con il Pd ma il rapporto di questo primo mese di governo è di forte collaborazione". "Non sono in questo momento all'ordine del giorno patti regionali né tantomeno nazionali - ha aggiunto - A me più che i patti interessano i fatti. In Umbria se vince Bianconi nessun assessore sarà di un partito".
“Con Renzi lavoriamo alla prova dei voti”
"Con Renzi ci siamo sentiti in occasioni cruciali - ha detto Poi Di Maio - come quando c'è stata la scissione. Fra noi non credo sia cambiato niente ma con i suoi capi delegazione, come Teresa Bellanova, lavoriamo bene. Con Renzi lavoriamo alla prova dei voti, come sul taglio dei parlamentari".
“Nel M5s nessuna scissione, avremo una nuova organizzazione”
E in merito a un’ipotetica scissione nel M5s, Di Maio ha replicato: "Da quando c'è stata la scissione del Pd molti giornali provano a parlare di una scissione nel M5S che non c'è e non c'è stata. Gli unici che parlano di scissione sono i giornali che hanno provato ad indurla per provare a compensare la scissione nel Pd". Poi ha annunciato: “Il M5s si darà un'organizzazione, si passa a un modello in cui ci saranno 80-90 persone che gestiranno il Movimento in tutta Italia. Abbiamo bisogno di un'organizzazione, di ruoli di responsabilità, sono d'accordo con Roberto Fico" che parla della necessità di luoghi di confronto.
“Salvini si è buttato da solo fuori dal governo"
Interrogato poi sul caso Russiagate, Di Maio ha detto: "Abbiamo una delle migliori intelligence al mondo. Stiamo assistendo a qualcosa di surreale, Conte chiede di riferire al Copasir e il Copasir ancora non ha stabilito la data perché riferisca. Conte è una persona trasparente, che ha sempre agito negli interessi della nazione. Avrà modo di investire tutta una serie di illazioni sulla vicenda ma ci tengo a dare la mia fiducia sull'intelligence". "Io credo che chi critica questa vicenda non la critica perché i nostri servizi parlano con altri servizi - ha concluso - Ho visto la Lega che cita questo complotto per dire che Salvini è stato buttato da noi fuori dal governo. Salvini si è buttato da solo fuori dal governo".