Scuola, via libera al decreto: concorso per 24mila insegnanti precari

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Il Cdm ha confermato l’intesa raggiunta con i sindacati. Prevede la stabilizzazione di 24mila docenti precari attraverso una procedura straordinaria entro il 2019. Atteso anche un nuovo concorso ordinario per docenti e uno per i Dsga. Stop delle impronte per i presidi

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto sulla scuola, che prevede la stabilizzazione di 24mila docenti precari attraverso un concorso straordinario. Il decreto conferma l'intesa raggiunta il primo ottobre scorso dal ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti con i sindacati, che hanno accolto con soddisfazione l’approvazione. Le organizzazioni sindacali hanno parlato di "patti rispettati" anche sul concorso per i Dsga (i direttori dei servizi generali). Nell'accordo è previsto anche un nuovo concorso ordinario per docenti. Con il Dl, inoltre, viene sancito lo stop delle impronte per i presidi (LO SPECIALE SCUOLA).

Fioramonti: “Mettere la scuola davvero al centro del Paese”

"Approviamo un decreto legge che dimostra la grande volontà di questo governo di combattere il precariato nella scuola garantendo il numero più alto possibile di cattedre a partire da settembre 2020. È un impegno preciso quello di mettere la scuola davvero al centro del Paese", ha detto Fioramonti. La sua viceministra, Anna Ascani, ha aggiunto: “Il decreto servirà a normalizzare un po' la vita delle nostre scuole. Dal prossimo primo settembre, infatti, 24mila insegnanti precari verranno stabilizzati. Per questo serve un concorso straordinario, un intervento in grado di tamponare una situazione di emergenza”. Ascani ha anche confermato che “contestualmente partirà il concorso ordinario che servirà a mettere in cattedra altri 25mila insegnanti”. Poi ha concluso: “Non risolviamo tutti i problemi del precariato nella scuola, lo sappiamo, ma questo è un primo passo importante per cominciare finalmente a voltare pagina".

Il concorso straordinario entro il 2019

Nella nota del Consiglio dei ministri si legge che, "al fine di porre rimedio alla grave carenza di personale di ruolo nelle scuole statali e ridurre il ricorso a contratti a termine”, verrà bandita “entro il 2019, contestualmente al concorso ordinario, una procedura straordinaria per titoli ed esami per docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado (…), nonché per l'insegnamento del sostegno, per complessivi 24mila posti”. Il concorso, si legge ancora, è “riservato ai precari che abbiano insegnato nella scuola statale per almeno 36 mesi, anche non consecutivi”. La procedura verrà “organizzata su base regionale e finalizzata alla definizione di una graduatoria distinta per regione e classe di concorso”.

Sindacati soddisfatti

Un commento sul provvedimento è arrivato anche dalle deputate del M5S Virginia Villani e Vittoria Casa. “Con il decreto Scuola manteniamo l'impegno di abolire le verifiche biometriche per i dirigenti scolastici. Per i dirigenti sarà presto bandito un concorso su base regionale, al quale si aggiungerà un bando di concorso per assumere 55 dirigenti tecnici, gli ispettori scolastici, a partire dal 2021", hanno spiegato. Plauso anche dai sindacati. "Siamo soddisfatti perché abbiamo ottenuto il rispetto dell'intesa", ha detto Maddalena Gissi, segretario generale della Cisl Scuola. "I patti si rispettano”, ha confermato il segretario generale di Uil Scuola, Pino Turi. “Ora – ha aggiunto – resta da percorrere un altro pezzo di strada, quella tracciata nella seconda parte dell'accordo. Vanno date certezze alle persone, penso ai docenti che non rientrano nel concorso straordinario. E vanno date prospettive alla scuola, definendo percorsi abilitanti per esercitare la professione docente che abbiano a riferimento anche i nuovi laureati”.

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