Migranti, Francia: “Comportamento Salvini inaccettabile”. Lui: “Aprano i porti”

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Una portavoce del governo di Parigi ha criticato il vicepremier accusandolo di “gonfiare un tema doloroso” e ha detto che l’Italia non è stata "all'altezza" sull’accoglienza. Il ministro dell’Interno: “Smettano di insultare. Prossimi barconi? Destinazione Marsiglia”

È scontro tra Matteo Salvini e la Francia sul caso della Sea Watch e la gestione dei migranti. La portavoce del governo francese, Sibeth Ndiyaye, intervistata questa mattina da BFM-TV, ha detto che il comportamento del vicepremier e ministro dell'Interno italiano "non è accettabile" e che l’Italia, pur non essendo "un Paese indegno", non è stata "all'altezza" sul tema dell’accoglienza. Immediata la replica su Facebook del vicepremier leghista: “Il governo francese la smetta di insultare e apra i suoi porti” (Carola Rackete: a breve la decisione del giudice su convalida arresto. DIRETTA) .

“Salvini gonfia un tema doloroso, ma l’Italia è un grande Paese”

Durante l’intervista, Ndiyaye ha anche affermato che "il governo italiano non è effettivamente all'altezza di ciò che dovrebbe essere", ma rifiutando di usare l'aggettivo "indegno" suggeritole dal noto intervistatore Jean-Jacques Bourdin. "Bisogna essere rispettosi dei nostri partner e delle autorità italiane perché l'Italia è un grande Paese in Europa, ha una storia comune con la nostra", ha tenuto a puntualizzare la portavoce, aggiungendo: "Considero che l'Italia non sia un Paese indegno ma il comportamento del signor Matteo Salvini non è accettabile, dal mio punto di vista, sulle questioni migratorie". Per lei, il vicepremier è "in una situazione che consiste nel gonfiare un tema doloroso, complesso e per cui l'Unione europea e la Francia sono stati solidali nei confronti dell'Italia".

“Ogni morto è un morto di troppo”

Ndiyaye ha poi affrontato il tema delle norme marittime che, ha osservato, "ci dicono che quando ci sono persone in pericolo in mare, vanno depositate nel porto più vicino e più sicuro. E in questo caso si tratta di porti italiani". Anche minacciando una motovedetta italiana?, chiede l'intervistatore riferendosi al caso della capitana Carola Rackete. "Parliamo di vite umane - ha risposto la portavoce - e ogni morto è un morto di troppo. Quindi, evidentemente, quando ci sono delle leggi del mare che si possono applicare, si devono applicare". La portavoce ha quindi sottolineato "la solidarietà" della Francia nei confronti dell'Italia nella ridistribuzione dei rifugiati e ha invitato le Ong ad agire con "cautela", in particolare quando "agiscono nel Mediterraneo". A una domanda sull'argomento, ha poi aggiunto di non credere "mezzo secondo che ci siano le Ong che deliberatamente, scientemente, decidano di andare a farsi complici dei passeurs, ma abbiamo circostanze in cui la loro presenza puo' essere utilizzata" come "punto d'appoggio" ai trafficanti.

Salvini: “Prossimi barconi? Destinazione Marsiglia”

"Il mio comportamento sull'immigrazione è inaccettabile? - ha commentato Salvini - Il governo francese la smetta di insultare e apra i suoi porti, gli italiani hanno già accolto (e speso) anche troppo. Prossimi barconi? Destinazione Marsiglia".

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