Garavaglia a Sky TG24: "Bozza della lettera per Ue non doveva uscire"

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Il viceministro dell'Economia, ospite di Maria Latella a "L'Intervista", parla dello scontro all'interno del governo che, secondo lui, è la causa dell'aumento dello spread. E rivela: "Ho pensato di dimettermi". Poi conferma flat tax e misure per la crescita

"Sono molto arrabbiato per quello che è successo ieri, non esiste che il Mef, il ministero dell'Economia, che è una Istituzione, possa essere messo in discussione in questo modo, e soprattutto in un momento molto delicato molto questo, con una interlocuzione molto delicata". A dirlo è Massimo Garavaglia, viceministro leghista dell'Economia, intervenuto a “L'Intervista” di Maria Latella su Sky Tg24. “La bozza della lettera per l'Ue non doveva uscire", sottolinea. E aggiunge: “Il deficit sarà più basso perchè ci saranno risparmi. Andranno anche rivisti il reddito di cittadinanza e quota 100" (UN ANNO DEL GOVERNO CONTE: LE FOTO).

"L'obiettivo è la crescita"

Le richieste della Ue "in fondo sono anche quello che abbiamo scritto nel Def. Noi stiamo tentando un equilibrio fra la crescita del paese e i conti pubblici come previsto dalle regole Ue ma il debito diminuisce solo se cresciamo di più, l’obiettivo è la crescita", sottolinea. "Nel decreto crescita stiamo spingendo su misure che spingano le aziende a investire di più", fra cui il calo Ire, la stabilizzazione della riduzione Inail e la deduzione delle tasse sui capannoni, aggiunge Garavaglia. "Con la legge di bilancio bisogna insistere sulla riduzione della pressione fiscale. Abbiamo bisogno di attrarre capitali, di tenere qui i nostri giovani a lavorare. Dobbiamo insistere su detassazione, crescita, sviluppo. Questa deve essere la priorità da mettere in legge di bilancio". 

"La flat tax con gradualità"

"L'obiettivo è fare la flat tax ma con gradualità. Vogliamo intervenire prima sui redditi medio bassi, portano la flat tax al 15% per i redditi fino a 50mila euro. Poi intervenire sulle fasce più alte, per esempio accorpando le ultime aliquote e dando una semplificazione e qualche soldo in più in busta paga", spiega il viceministro a proposito della misura bandiera della Lega. "Come farlo? Premesso che il deficit c'è, bisogna capire se fare deficit aggiuntivo. Noi per prima cosa lo vogliamo sistemare al suo interno, mettendo a posto il marasma di agevolazioni e detrazioni, specie quelle che danno un minimo beneficio e comportano grandi complicazioni. Oltre a questa semplificazione, vanno trovati nuovi soldi nella legge di bilancio". 

"Lo scontro nel governo causa rialzo spread"

"Penso che l'impennata dello spread sia il frutto della tensione politica. Basti guardare il pasticcio che è stato fatto ieri con la lettera. Abbiamo tutti i presupposti per avere uno spread molto più basso, ma vanno sistemate tutte le fibrillazioni politiche. Anche perchè non c'è motivo", dice Garavaglia, che aggiunge: "Si era detto: 'dopo le elezioni smettiamo di far casino e mettiamoci a lavorare'. Ma se e guardiamo quello che è successo ieri con la lettera ci sarebbe molto da discutere". Il viceministro leghista poi rivela: "Non sono abituato a lavorare con questo clima e con questa approssimazione quindi ho pensato anche di lasciare il mio incarico".

"Va messo ordine nel governo, oppure al voto"

Rispondendo alle domande sullo scontro in atto tra gli alleati dell'esecutivo e una possibile crisi, dice: "Difficile fare una stima di quanto il governo durerà. Ora iniziamo a finire il lavoro iniziato, però poi una riflessione va fatta. Va messo ordine nel governo, oppure meglio andare al voto". E in merito al ruolo degli alleati 5S sottolinea: "Ora è il momento di dire dei sì, se continuano i no, bisogna prenderne atto". Garavaglia, che condivide la scelta di Rixi di lasciare il suo incarico dopo la condanna, dice a proposito di un possibile rimpasto: "Alcuni ministeri non funzionano, ma non possiamo decidere in casa d'altri cosa fare".

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