La missiva di risposta ai rilievi sollevati sul debito è accompagnata da un documento di 58 pagine nel quale si esaminano i fattori rilevanti che influenzano l'andamento del debito pubblico in Italia. La notizia arriva dopo il giallo anticipazioni poi smentite
Il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha inviato alla Commissione europea la lettera di risposta ai rilievi sollevati sul debito. Le lettera è accompagnata da un documento di 58 pagine nel quale si esaminano i fattori rilevanti che influenzano l'andamento del debito pubblico in Italia. La risposta e il documento sono stati resi noti in tarda serata dal ministero dell'Economia. Nel testo inviato non si parla più, come nella bozza circolata nel pomeriggio poi smentita, di tagli al welfare e a reddito di cittadinanza e quota 100 ma si indica in modo più generico che "il governo sta elaborando un programma complessivo di revisione della spesa corrente comprimibile e delle entrate, anche tributarie". Resta, anche se più sfumato, il riferimento alla flat tax "nel rispetto degli obiettivi di riduzione del disavanzo". (UN ANNO DI GOVERNO CONTE - FOTOSTORIA)
La lettera
Nella lettera si ribadisce, come già affermato da Tria, che il disavanzo 2019 "sarà minore di quanto prospettato nelle ultime previsioni" perché da un lato "l'andamento dell'economia e il gettito fiscale hanno finora superato le previsioni del Programma di stabilità". In più "le entrate non tributarie sembrano superare le previsioni e l'utilizzo delle nuove politiche di welfare è, finora, inferiori alle stime sottostanti alla legge di bilancio per il 2019".
"Di conseguenza il disavanzo dovrebbe attestarsi significativamente al di sotto delle previsioni della commissione e le variazioni del saldo strutturale dovrebbe essere conforme al Patto di stabilità e crescita anche sulla base della stima di output gap della Commissione".
Il ministro ricorda anche che "il Parlamento ha invitato il governo a evitare gli aumenti delle imposte indirette per il 2020 individuando misure alternative idonee a garantire il miglioramento strutturale" previsto.
Il giallo anticipazioni
La notizia arriva al termine di una giornata di caos proprio sulla missiva diventata un "giallo". Prima il testo, arrivato alla stampa per via parlamentare, che aveva fatto irritare i pentastellati proprio per i presunti tagli sul welfare tanto che il vicepremier Luigi Di Maio aveva chiesto una verifica. Poi, subito dopo, la smentita del ministero dell'Economia. In serata il premier Conte aveva annunciato di aver ricevuto una lettera diversa, non ancora approvata, e che si ricorrerà anche alla via giudiziaria contro la diffusione di testi "fake".
Di Maio: serve un vertice di maggioranza
Subito dopo la pubblicazione delle anticipazioni stampa, poi smentite, era intervenuto su Facebook, il vicepremier Luigi Di Maio: "Magari è utile fare un vertice di maggioranza con la Lega insieme al presidente Conte e allo stesso Tria, così sistemiamo insieme questa lettera, prima che qualcuno la mandi a Bruxelles!", aveva osservato il leader del M5s. "Non ho avuto ancora il piacere di leggere la lettera preparata dal ministro Tria all'Unione Europea - aveva aggiunto Di Maio, prima che arrivasse la smentita sulla lettera - ma apprendo che prevede tagli alla spesa sociale, alla Sanità, a Quota 100, al Reddito di Cittadinanza. Ma stiamo scherzando? Lo dico chiaramente: al governo Monti non si torna. Basta austerità, basta tagli, di altre politiche lacrime e sangue non se ne parla. Non esiste!".