In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Oggi il voto su Di Maio. Il vicepremier: "Il M5s non perde mai, o vince o impara"

Politica

Dalle 10 alle 20 aperte le urne on line. Gli iscritti al Movimento si esprimeranno sul vicepremier sulla piattaforma Rousseau, dopo il deludente risultato alle Europee. Dopo l'assemblea notturna, per il ministro del Lavoro arriva la fiducia di Di Battista e D'Uva

Condividi:

Ore cruciali per Luigi Di Maio e, di conseguenza, anche per il governo. Oggi è la giornata del voto aperto agli iscritti del M5s, sulla piattaforma Rousseau. Il vicepremier ha ricordato la consultazione, da lui stesso voluta, con un post sul Blog delle Stelle: "Già l’ho detto: il MoVimento 5 Stelle non perde mai: o vince o impara. E adesso stiamo ripartendo. Torneremo più forti di prima, ve lo assicuro. Torneremo più forti degli altri e cambieremo davvero questo Paese, come abbiamo iniziato a fare in questo primo anno di governo!". Il leader pentastellato, dopo la sconfitta del M5s alle elezioni europee, saprà se ha ancora il sostegno della sua base (I RISULTATI - LE REAZIONI - I CANDIDATI ELETTI). Di Maio è stato blindato da Grillo e Casaleggio e ha incassato la fiducia di Di Battista e D’Uva, dopo l'assemblea notturna del M5s. Il presidente della Camera Roberto Fico si è detto contrario alla consultazione online.  Le consultazioni si sono aperte alle 10 e chiuderanno alle 20. "Buon voto a tutti!", ha scritto Di Maio su Faceboook. L'esito dovrebbe essere reso noto tra le 21 e le 22. Trapela intanto "moderato ottimismo" da parte del premier Conte sulle sorti del Governo dopo gli incontri avuti dal premier con Matteo Salvini, Di Maio e col presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L'ipotesi voto anticipato

Ieri pomeriggio Conte è salito al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e lo ha aggiornato sulla crisi innescata nel suo governo dal ribaltone elettorale della Lega sui M5s. Sempre nella mattinata di ieri Conte ha visto Salvini e poi Di Maio. Incontri separati da due ore ciascuno. La crisi non è scampata ma un sentiero ora c'è. I focolai di crisi sono tutti ben visibili. C'è la lettera Ue che prelude alla richiesta di una manovra correttiva (Conte ne discute con Giovanni Tria). Ma c'è anche la sentenza sul viceministro leghista Edoardo Rixi che è attesa ad ore: se arriverà una condanna nel processo sulle "spese pazze" la richiesta M5s di dimissioni sarà immediata e si aprirà subito un fronte non facile da governare. M5s e Lega ribollono. Dall'una e dall'altra parte c'è chi è convinto che il governo non debba andare avanti: gli uni temono di finire a fare da stampella della Lega; gli altri vogliono subito capitalizzare il consenso registrato alle europee ed evitare il logoramento che potrebbe venire da una manovra correttiva estiva subito seguita da una difficile legge di bilancio in autunno. L'ipotesi di un voto anticipato a settembre o - meno probabile - a ottobre torna a circolare in Transatlantico, alimentando ipotesi suggestive ma difficili nei numeri, come quella di un cambio di maggioranza, con un ribaltone di centrodestra con una pattuglia di transfughi M5s. Nel pomeriggio di ieri Conte ha aggiornato Mattarella sui suoi colloqui e ha fatto trapelare "moderato ottimismo". Al Colle Conte potrebbe tornare dopo il vertice a tre con Di Maio e Salvini. 

L'assemblea notturna del M5s

Di Maio ha chiesto ai suoi parlamentari se il governo debba andare avanti. Beppe Grillo e Davide Casaleggio hanno dato fiducia al vicepremier. Così come l'assemblea del M5s. Contrarietà alla votazione su Di Maio sarebbe stata espressa dal presidente della Camera, Roberto Fico, in occasione dell'assemblea M5s alla Camera. "È da vecchia politica mettere in discussione il capo politico dopo una sconfitta dopo le prime elezioni. Abbiamo un vertice senza avere tutto il resto, quindi abbiamo preso solo il peggio", ha detto Fico. "Non sono pervenute criticità sul governo, abbiamo deciso che il governo deve andare avanti", ha spiegato invece il capogruppo M5s alla Camera, Francesco D'Uva, al termine dell'assemblea dei gruppi congiunti M5s, durata sei ore. "Una strutturazione migliore" del Movimento "non sarà un compito solo in capo a Di Maio, ma la fiducia a Luigi va ribadita", ha detto Alessandro Di Battista al termine dell'assemblea M5s. Troppi incarichi a Di Maio? "Il nostro limite è che siamo brave persone e quindi abbiamo scelto i ministeri più complicati e abbiamo fatto i provvedimenti più complicati", ha spiegato Di Battista, secondo il quale "compito dei parlamentari è portare a casa dei risultati".