La Commissione chiede al governo chiarimenti sui conti pubblici entro 48 ore. Dombrovskis e Moscovici confermano la volontà di preparare un rapporto sull'Italia: sarebbe il primo passo di una procedura per deficit eccessivo
"L'Italia non ha fatto sufficienti progressi sul debito nel 2018". Lo scrive la Commissione Ue nella lettera di richiesta di chiarimenti inviata all'Italia. Il nostro paese ha 48 ore di tempo per rispondere e fornire chiarimenti sui nostri conti pubblici. Immediato il riflesso sullo spread che da 277 punti base risale a quota 283.
Cosa dice la lettera Ue
"Sulla base dei dati notificati per il 2018, è confermato che l'Italia non ha fatto progressi sufficienti per rispettare il criterio del debito nel 2018". Questo è quanto si legge nella lettera inviata dal vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, e dal commissario all'Economia, Pierre Moscovici, al ministro dell'Economia Giovanni Tria. Secondo l'agenzia di stampa Agi Dombrovskis e Moscovici confermerebbero l'intenzione di preparare un rapporto sul debito in virtù dell'articolo 126.3 del trattato, che costituirebbe il primo passo di una procedura per deficit eccessivo. Sul rapporto il Comitato Economico e Finanziario (dove sono rappresentati i governi) "dovrà dare la sua opinione", si legge nel testo. Con la lettera Dombrovskis e Moscovici chiedono all'Italia di presentare i "fattori rilevanti" che giustificherebbero la violazione delle regole e di ricevere una risposta "entro il 31 maggio 2019".
Il fatto che la valutazione sia effettuata su dati definitivi costituisce un elemento aggravante rispetto allo scorso novembre, quando la Commissione aveva minacciato una procedura per deficit eccessivo sulla base di semplici previsioni. Nella lettera non dovrebbero essere contenute raccomandazioni su una correzione dei conti pubblici. La richiesta implicita di una manovra correttiva per evitare la procedura per deficit eccessivo dovrebbe arrivare il 5 giugno. La Commissione invierà una lettera anche a altri tre Paesi - Francia, Belgio e Cipro - per contestare il mancato rispetto degli obiettivi sul deficit strutturale. Tuttavia la loro situazione è giudicata meno grave rispetto a quella dell'Italia.
Risposta entro venerdì
La Commissione europea dà quindi due giorni di tempo al ministro dell'Economia, Giovanni Tria, per rispondere alla lettera in cui si chiedono informazioni sul mancato rispetto della regola del debito nel 2018. Secondo quanto si apprende a Bruxelles, al governo italiano viene chiesto di rispondere entro venerdì sera per consentire alla Commissione di prendere la decisione sull'adozione del rapporto sul debito, che costituisce il primo passo verso la procedura per deficit eccessivo, mercoledì 5 giugno. Nella lettera, la Commissione dovrebbe contestare all'Italia il mandato rispetto nel 2018 della regola del debito e degli impegni sul deficit strutturali sulla base dei dati definitivi certificati da Eurostat.
Giorgetti: aprire confronto, non solo recepire
Il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti ha commentato dicendo che "il confronto con le istituzioni dell'Unione europea, in particolare con la Commissione, costituisce un momento di raccordo nel quale l'Italia non si limita a recepire indicazioni provenienti dall'Ue. Al contrario è l'occasione nella quale le priorità dell'agenda politica italiana vengono coordinate con quelle dell'Unione". Giorgetti ha aggiunto che "in questo senso il governo potrà aprire un confronto sulla congruità dei vincoli stabiliti rispetto alla situazione concreta”.