"Bisogna smettere di rincorrere il ministro su ogni tema: parliamo dei veri problemi”, ha detto la fondatrice e leader di +Europa, candidata dal gruppo Alde alla presidenza della Commissione europea. "I 2 vicepremier sono scamorze, perché arroganti e incompetenti"
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“Bisogna smettere di rincorrere Salvini su ogni tema. Smettiamola e parliamo dei veri problemi: lui è uno spacciatore legalizzato di bugie. Le sue fandonie hanno isolato il nostro Paese”. Queste le parole della fondatrice e leader di +Europa Emma Bonino, ospite - insieme al direttore di Libero Pietro Senaldi e al giornalista e scrittore Paolo Rumiz - a Tribù - Europa 19, il programma condotto da Fabio Vitale, con cui Sky Tg24 racconta l'Italia che si avvicina alle elezioni europee del 26 maggio (Rivedi le puntate con Sala, Zingaretti, Morra, Carfagna e Fedriga).
“Unione europea è un grande mercato”
Per la storica esponente del partito Radicale, candidata dai liberal-democratici del gruppo Alde a guidare la Commissione europea, “l’Europa è diventata il capro espiatorio più facile per tutti i problemi che abbiamo in Italia. Ma le politiche comunitarie in Europa funzionano, quello che non funziona è la politica dei capi di Stato e di Governo, che devono decidere all’unanimità. Unanimità che non c’è mai, perché uno Stato ha sempre degli interessi opposti agli altri. Le politiche intergovernative, che piacciono a tanti, Macron compreso, non funzionano”. Per quanto riguarda i rapporti commerciali, “vanno stabilite delle regole: l’Unione europea è un grande mercato, ha più leve per stabilire rapporti equilibrati con le grandi potenze, che non ciascuno per i fatti suoi”, sottolinea la senatrice. “In questi 60 anni siamo diventati i più ricchi del mondo”, aggiunge.
“I 2 vicepremier scamorze, perché sono arroganti e incompetenti”
“Perché ho definito nei giorni scorsi i due vicepremier scamorze? Perché sono arroganti e incompetenti”, spiega Bonino, che ribadisce: “Non c’è nessun punto di contatto tra +Europa, M5s e Lega”. Sulle polemiche per l'esclusione della casa editrice Altaforte, vicina a Casapound, dal Salone del Libro di Torino, la senatrice afferma: "Un errore, è una censura della libertà di espressione". Mentre sull'annuncio del ministro dell'Interno di una direttiva per aumentare i controlli sui cannabis shop, chiosa: "Ennesima bufala".