Tribù, Sala a Sky Tg24: Io candidato premier? Ora lo escludo, ma so gestire le complessità

Politica

Al via il programma con Fabio Vitale: interviste ai protagonisti della politica in vista delle Europee. In onda dal martedì al venerdì, alle 20:20. Ospite della prima puntata, il primo cittadino di Milano: "Siri deve dimettersi", dice 

L'INTERVISTA INTEGRALE: VIDEO

"Io candidato premier? Adesso lo escluderei". Ma, "io so gestire la complessità, anzi amo gestirla". Parla così il sindaco di Milano, Beppe Sala, ospite della prima puntata di Tribù, il programma condotto da Fabio Vitale, con cui Sky Tg24 racconta l'Italia che si avvicina alle elezioni europee del 26 maggio in un’Europa mai così divisa fra sovranisti ed europeisti, liberal e conservatori, pro euro e anti euro. Il sindaco ha parlato anche del caso Siri ("deve dimettersi"), di Zingaretti ("fa un buon lavoro") e del Pd: "Ora -  ha sottolineato - Se ci dovessimo chiedere con chi si potrebbe alleare oggi il PD risponderei con nessuno" (LA PRIMA PUNTATA).

Caso Siri: "Deve dimettersi"

A proposito della vicenda giudiziaria in cui è coinvolto il sottosegretario della Lega, Armando Siri, Sala non ha dubbi: "In Italia due cose sono sacre: l'antifascismo e la lotta alla mafia. In questo caso io credo che Siri si debba dimettere". Il sindaco ha poi aggiunto che in ogni caso "il governo non penso cadrà" su questa vicenda, "se fossi in Siri mi dimetterei perche' questo diventa un motivo di tensione enorme. Quindi che la risolvano".

Sala: “Io candidato premier? Adesso lo escluderei”

Quanto al suo futuro, il primo cittadino chiude le porte a una futura candidatura a premier. Ma non del tutto: "Adesso lo escluderei. Milano va bene in Italia e siamo a poco più di metà del mandato, bisogna arrivare alla fine". Però, "intendiamoci su cosa ha bisogno il Paese, perché io so gestire la complessità, anzi amo gestirla. Abbiamo bisogno di persone come me o continuiamo ad aver bisogno di persone che attraverso slogan e il porsi come totem governano o cercano di governare questo Paese? Essere coraggiosi vuol dire fare una foto con il mitra o il coraggio vuol dire saper gestire la complessità di fare cose difficili, di pianificare il futuro, di fare una finanziaria. Questo darebbe la misura all’Italia se uno come me sarebbe in grado o meno”. Alla domanda 'se sarebbe disposto a fare anche il sindaco di Roma', risponde però in modo secco: "È troppo anche per me" (VIDEO).

Su Zingaretti: "Fa buon lavoro ma non si può alleare con nessuno ora"

Sul segretario del Pd, Nicola Zingaretti,  secondo Sala "sta facendo bene la sua parte e sta cercando di mettere ordine, ". Ma adesso, secondo il sindaco di Milano, "dobbiamo spostare l'attenzione dal Pd al centrosinistra anche perché la legge elettorale dice che se non hai il 40% non governi - ha aggiunto -. Il Pd però adesso non si potrebbe alleare con nessuno, non perché sono brutti e cattivi, ma perché una parte degli elettori ci sparerebbe". In ogni caso il Pd in questo momento "non deve porsi l'obiettivo di governare domani mattina", ha concluso. Sull'ex segretario del Pd Matteo Renzi, Sala invece afferma: "Non penso abbia una parte nel Pd di oggi", dice. "Credo che di pancia ne abbia voglia, ma non credo che sia il suo momento. Io sono stato tra i primi a suggerirgli una vacanza, ma non mi ha ascoltato".

Sulle commemorazioni di Ramelli: "Furioso per quanto successo"

Sala ha parlato anche di quanto accaduto nel corso delle commemorazioni organizzate dall'estrema destra per ricordare la morte del giovane militante di destra, Sergio Ramelli, ucciso nel 1975. "Sono furioso per quello che è successo a Milano, anche perché una parte della politica tollera queste cose", ha affermato il sindaco di Milano. "La Costituzione è sacra, non è un vestito buono che si mette in belle giornate. Alcuni rappresentanti di partiti che sono al governo si sono rifiutati di rispettare quanto deciso dal prefetto che aveva vietato il corteo".

Politica: I più letti