Di Maio: "Il governo va in crisi solo sulla corruzione. Raggi? Non sono irritato"

Politica

Il vicepremier sul caso Siri: "Se inchiesta dovesse allargarsi sarebbe un problema”. Poi una risposta a Salvini: “Lotta alla droga? Bene, ma anche alla mafia. Folle pensare che siamo a favore”

"Per me il governo va in crisi solo su un tema, sulla corruzione, se l'inchiesta Siri dovesse allargarsi per me sarebbe un grande problema". Così il vicepremier Luigi Di Maio ha commentato il giorno dopo che il Cdm ha deciso per la revoca della nomina del sottosegretario leghista indagato a Roma. Sulla vicenda giudiziaria che coinvolge invece il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi, la cui sentenza nel processo per le 'spese pazze' in regione Liguria è attesa per il 30 maggio, Di Maio ha aggiunto: "Per ora mi limito a dire che mi auguro sia innocente, è una persona valida con cui abbiamo lavorato in questi mesi, mi auguro sia innocente”. Il vicepremier ha parlato anche di lotta alla droga, delle polemiche su Casapound e delle tensioni a Casal Bruciato.

Di Maio: non irritato con Raggi, ok solidarietà

Intervenendo su Radio Uno, il ministro del Lavoro ha toccato diversi temi di stretta attualità politica e non solo. Parlando della visita della sindaca Raggi alla famiglia rom a Casal Bruciato, Di Maio ha detto: "Mi si attribuiscono parole del genere che 'sono irritato e arrabbiato': nulla di tutto questo. Io credo che quando si minaccia di stupro una donna o si costringe un bambino a stare chiuso in casa e li si minaccia solo perché hanno ottenuto un alloggio per legge, è giusto dare la massima solidarietà a una donna che viene minacciata di stupro da Casapound o da fascisti". Il vicepremier ha  aggiunto di "comprendere che ci sia tensione sociale nel Paese” (LE FOTO DELLE TENSIONI - LA FAMIGLIA ROM INCONTRA IL PAPA).

“Diamo a italiani palazzo occupato da Casapound”

Sul tema Casapound, il vicepremier Di Maio ha detto che "lo sgombero è sacrosanto per qualsiasi tipo di immobile occupato". Rispondendo a una domanda sull'opportunità di liberare l'immobile occupato a Roma da Casapound. ha aggiunto che "l'immobile di Casapound ci serve così facciamo edilizia popolare e la diamo agli italiani che non hanno la casa.  Chiara Appendino a Torino ha sgomberato un centro sociale e si è presa una busta con proiettile, una minaccia di morte. Il tema di questa gente, di questi movimenti che occupano questi immobili è che sono violenti e aumentano la percezione di insicurezza”.

Salone libro, Di Maio: nostra Costituzione antifascista

Il ministro ha commentato anche la vicenda della presenza (poi negata) della casa editrice Altaforte, vicina a Casapound, al Salone del libro di Torino. "La casa editrice è andata lì a dire che l'antifascismo è il male assoluto. Restiamo nelle cose concrete, per carità, ma una cosa concreta è che la nostra Costituzione nasce su valori contro il fascismo, antifascisti, quindi quella è una provocazione per vendere più libri, ma non possiamo far passare queste provocazioni così".

“Lotta alla droga? Bene, ma anche alla mafia”

Di Maio ha anche commentato le dichiarazioni del ministro dell'Interno Matteo Salvini che intende chiudere i negozi di cannabis legale. "Dire di essere contro la droga è come dire di essere per la pace nel mondo, siamo tutti d'accordo: più controlli fa meglio è, nessuna volontà di non sostenere il ministro dell'Interno nella lotta alla droga. Controlli, per carità, e immagino anche lotta alla mafia". Più tardi il vicepremier è tornato sull'argomento con un post su Fb: "Evidentemente nella Lega dopo aver visto gli ultimi sondaggi che davano in ripresa il MoVimento sono andati in paranoia. Non a caso hanno ricominciato a parlare di grembiulini, armi, province e ora arrivano persino ad inventarsi che siamo a favore della droga (che è folle solo pensarlo). E vedrete che fra poco inizieranno a buttare in mezzo altre provocazioni. Dispiace davvero che si arrivi a questo, ovvero a sparlare di tutto pur di riprendere qualche voto in più".

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