Berlusconi dal San Raffaele: ho avuto paura ma devo restare in campo

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Il leader di Forza Italia intervistato dal Corriere della Sera dopo l’intervento: “Non si deve aver paura di confessare di aver avuto paura”. Lunedì le dimissioni, poi l’impegno per le Europee: “Non sarei io se non rispondessi ad un dovere che sento come ineludibile”

Ha avuto paura? “Sì. Non si deve aver paura di confessare di aver avuto paura”. Nonostante questo, e forse contro il volere dei figli, resta in campo e a breve riprenderà il suo impegno per le Europee: “Disobbedisco da sempre ai miei figli, anche se considero il loro amore per me il sentimento più prezioso della mia vita. Ma non sarei io se non rispondessi ad un dovere che sento come ineludibile”. Silvio Berlusconi parla di passato e futuro in un’intervista al Corriere della Sera. Lo fa mentre è ancora ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano: nei giorni scorsi ha subito un intervento chirurgico d'urgenza all'intestino. Lunedì dovrebbe essere dimesso. Il decorso post operatorio, ha fatto sapere il suo medico personale, il professore Alberto Zangrillo, è stato "sorprendentemente positivo".

"L'unica malattia inguaribile che mi affligge da sempre è l'ottimismo"

“È stato molto doloroso, ora però è passato. Tutti sanno che i dolori, le disavventure fisiche non mi hanno mai fermato. L'unica malattia inguaribile che mi affligge da sempre è l'ottimismo", ha raccontato al giornale il leader di Forza Italia. Ha anche ribadito il suo impegno per le elezioni europee, ma non per un riscatto personale. “Ho subito ingiustizie enormi, ma non devo riscattarmi da nulla: con me la vita è stata generosa. Voglio impegnarmi per affrontare il grande pericolo di questa stagione, che preoccupa molti osservatori internazionali: il disegno egemonico della Cina”, ha detto.

Il "grande pericolo" Cina

Sul "grande pericolo" rappresentato dal Paese asiatico, ha spiegato: "È un paese comunista che dopo avere colonizzato economicamente l’Africa, muove verso di noi. Grazie al lavoro di Forza Italia al Parlamento europeo abbiamo già introdotto norme anti dumping che hanno salvato molte imprese italiane dalla concorrenza sleale cinese. Ora provano a colpire il nostro acciaio. E in tanti temono una vera e propria invasione di massa attraverso l’Africa. Il governo italiano, invece di fermarli, vuole vendere ai cinesi le nostre infrastrutture. Non conoscono la storia. Stanno utilizzando lo stesso sistema dell’impero romano: costruiscono le infrastrutture e poi si insediano e non se ne vanno più".

Su Salvini: è "messo continuamente sotto scacco dai grillini”

Nell’intervista, Berlusconi ha parlato anche di Matteo Salvini. È "messo continuamente sotto scacco dai grillini sulle principali materie", ha detto. "Matteo – ha spiegato – è una formidabile macchina da comizi, ma non è stato in grado di orientare il governo alla realizzazione di qualche punto del programma di centrodestra, grazie al quale sono stati eletti nei collegi molti suoi parlamentari insieme a quelli di Forza Italia e Fratelli d'Italia. La conseguenza è che Salvini condivide le decisioni sbagliate dei Cinque Stelle assumendosene così la corresponsabilità davanti agli elettori". "Questo governo – ha aggiunto Berlusconi – fa male alle imprese, ci fa perdere posti di lavoro, attenta alle nostre libertà e anche dal punto di vista della sicurezza avrei qualcosa da dire…”. Poi, riguardo alle alleanze, l’ex premier ha puntualizzato: "Il centrodestra è il presente e sarà anche il futuro. L'abbiamo fondato noi 25 anni fa e lo dimostrano i successi nelle amministrazioni locali e le difficoltà di questo governo. Non esiste un'alternativa credibile al centrodestra che sia anche vincente".

“Per cambiare l’Europa il solo voto utile è a Forza Italia”

Riguardo allo scenario europeo, poi, Berlusconi ha spiegato: "Il Partito popolare europeo deve lasciare l'alleanza con le sinistre e dar vita ad una nuova alleanza con i liberali, i conservatori, i partiti democratici di destra. Siamo riusciti a far eleggere il nostro Tajani a presidente del Parlamento europeo proprio così, senza i voti del Pse. Sono convinto che tanto Salvini quanto Viktor Orbán capiranno il valore di questa alleanza. D'altronde i sovranisti, anche quelli italiani, al Parlamento europeo saranno una forza minore. Da soli non conteranno nulla, non avranno alcun ascolto. Il Ppe invece è decisivo per qualsiasi maggioranza. Dal suo interno lo indurremo a realizzare questo cambiamento". “Ne deriva – ha concluso Berlusconi – che il solo voto utile per cambiare davvero l’Europa è il voto a Forza Italia. Dobbiamo risultare forti dentro il Ppe”.

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