Siri, Di Maio: Lega vuole crisi per un indagato di corruzione? Salvini: “Governo durerà”

Politica

Resta sempre alta la tensione sul caso del sottosegretario del Carroccio. Ieri il vicepremier M5S a Sky Tg24: "In Consiglio dei ministri siamo la maggioranza e voteremo le dimissioni" (VIDEO). Ma Conte: "Nessuna conta". Salvini: "In Cdm stop studi settore, M5S che fa?"

"Oggi non su uno, ma su quasi ogni giornale c'è scritto che la Lega vuole staccare la spina al governo e ha pianificato di far saltare tutto dopo il voto. E tutto questo per cosa? Per una poltrona? Per non mollare un loro indagato per corruzione? Lupi, e dico l'ex ministro Maurizio Lupi di Ncd, si dimise per molto meno...". Così, su Facebook, il vicepremier Luigi Di Maio è tornato sul caso del sottosegretario della Lega, Armando Siri. Ieri, a Sky TG24, Di Maio aveva detto che se Siri non si dimetterà, si potrebbe andare in Consiglio dei Ministri per votare sulla sua decadenza. "Si voterà il decreto proposto dal Presedente. Conti alla mano il M5S ha la maggioranza assoluta in Cdm, quindi i numeri sono dalla nostra parte. Spero che non si arrivi a un voto". Oggi, però, il premier Giuseppe Conte, rispondendo ai cronisti a margine della sua visita a San Marco in Lamis, ha negato la possibilità di una conta in Cdm: "Il caso Siri non è il caso all'ordine del giorno". Intanto da Matteo Salvini arrivano rassicurazioni sulla tenuta dell’esecutivo ma con un'altra provocazione a Di Maio: "Vediamo se il M5S ci danno una mano, ad esempio, a cancellare quello strumento di tortura fiscale che sono gli studi di settore che non ha più senso che esistano. E lo porteremo in Consiglio dei ministri, perché invece che questionare sulle dimissioni di Tizio o Caio parliamo in Consiglio dei ministri delle tasse e degli studi di settore che stanno massacrando gli italiani e non delle polemiche che non fregano niente a nessuno" (GLI AGGIORNAMENTI). 

“Il M5S vuole che il governo vada avanti”

In un post sui social network, Di Maio ha invitato a “smettere di fare le vittime e rimettersi a lavorare” garantendo che il desiderio del M5S è che il governo vada avanti. “Si chiama responsabilità", ha sottolineato il vicepremier. "Berlusconi e Renzi sono il passato! Il presente invece siamo noi e ci porterà al salario minimo garantito per ogni lavoratore e a 1 miliardo di euro alle famiglie - ha poi proseguito Di Maio - Preferiamo pensare a questo piuttosto che stare a parlare tutto il giorno di un indagato per corruzione e della sua poltrona. Dobbiamo aiutare le famiglie, chi ha un bambino, chi lo desidera. Le giovani coppie vanno messe in condizione di poter tornare a fare figli. Questo è prioritario per noi”.

“I giornali vendono meno, io preferisco guardare Peppa Pig”

Matteo Salvini, invece, si è scagliato contro il mondo dell’informazione. “Io penso a lavorare e la mia parola vale più dei sondaggi - ha detto il ministro dell’Interno - il Governo durerà altri 4 anni e agli italiani non frega niente di quello che titolano i giornali o i telegiornali che rincorrono polemiche inutili. È per questo che vendono sempre meno e i dibattiti televisivi perdono ascolti”. Per il vicepremier “i giornalisti sono liberi di scrivere quello che vogliono ma poi non si devono lamentare se i giornali vendono sempre meno”. E alla fine Salvini ha aggiunto: “Io la sera preferisco guardare Peppa Pig con mia figlia”. Il vicepremier, a Giuliano Terme per un'iniziativa della Lega, ha poi espresso la sua volontà di portare in Cdm la questione delle tasse: "Vediamo se dal M5S ci danno una mano ad esempio a cancellare quello strumento di tortura fiscale che sono gli studi di settore che non ha più senso che esistano".

Conte: "Siamo qui per lavorare per i cittadini"

"Noi siamo qui per lavorare per i cittadini, abbiamo un programma di lavoro che impegnerà per tutta la legislatura". Così Giuseppe Conte ha risposto ai cronisti che chiedevano il suo parere sulla tenuta del Governo aggiungendo che il caso Siri "è stato all'ordine del giorno venerdì. Ci ritornerà al prossimo Consiglio dei Ministri". Il premier, che oggi è a San Marco in Lamis per la consegna dei diplomi all'istituto superiore Pietro Giannone, ha anche replicato a chi gli chiede delle voci che ipotizzano una mancanza di fiducia da parte del leader della Lega, Matteo Salvini: "Non alimentare polemiche sterili. Stiamo lavorando, siamo tutti concentrati a lavorare. Tutti determinati a portare avanti questa esperienza di Governo. Non raccogliete false notizie, false dichiarazioni".

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