Via della Seta, Conte a Pechino: “Siamo attenti a iniziative predatorie sul 5G”

Politica

Premier in Cina per visita di 3 giorni e il forum Belt and Road: “Come responsabile del governo ho il dovere di tutelare la protezione dei dati e i livelli di sicurezza delle nostre infrastrutture strategiche". Sulla Libia: "A favore del popolo, non di Haftar o Serraj"

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è in Cina per una visita di tre giorni in occasione del forum Belt and Road sulla Via della Seta (COS'È). Tanti i temi trattati dal premier dopo il suo arrivo a Pechino (LE FOTO). "Ci aspettiamo maggiori investimenti cinesi in Italia ma siamo ben attenti a che non ci siano iniziative predatorie, soprattutto in un settore così caratterizzato da una sofisticata tecnologia come il 5G", ha detto Conte. Poi ha specificato: quando "ho parlato di possibili iniziative predatorie, non volevo imputarle alle aziende cinesi. Ne ho parlato in termini astratti. Iniziative predatorie possono venire da qualsiasi altro Paese". Conte ha avuto un "breve incontro" con l'amministratore delegato di Huawei: "Ho ribadito che l'Italia non opera discriminazioni nei confronti di nessuno", ha spiegato il premier, e che "siamo molto interessati alla tecnologia 5G che offrirà tante opportunità economiche e per la nostra vita sociale". Conte ha parlato anche di Libia. Ha poi partecipato alla cena con i leader politici, capi di Stato e di governo, e ha incontrato una rappresentanza della comunità italiana in ambasciata. 

Conte: “Ho il dovere di tutelare la protezione dei dati”

L'esecutivo, ha spiegato Conte parlando degli investimenti cinesi nel nostro Paese, vigila perché "siano assicurati standard di sicurezza massimi nella protezione dei dati. Come responsabile del governo ho il dovere e l'assoluta premura di tutelare la protezione dei dati e i livelli di sicurezza delle nostre infrastrutture strategiche". "Siamo stati molto determinati nel condurre" l'iniziativa del memorandum sulla Via della Seta "perché pensiamo sia importante cogliere queste opportunità", ha aggiunto il premier incontrando la comunità italiana.

I principi di trasparenza a sostenibilità finanziaria

"Sono contento che oggi Xi nel suo discorso inaugurale del forum Belt and Road abbia citato principi fondamentali come la sostenibilità finanziaria e la trasparenza", ha detto ancora Conte. "Quei principi abbiamo chiesto fossero inseriti nel Memorandum tra Italia e Cina: come ho spiegato ai nostri partner europei, l'Italia non solo crea opportunità per sé ma per l'Europa intera. Il rapporto con la Cina è una grande opportunità per tutti".

“L’Italia vuole essere in Cina”

"L'Italia vuole essere" in Cina, ha sottolineato poi Conte, "come dimostrano le iniziative assunte come governo sia in termini di presenza qui, sempre più marcata, di esponenti del nostro governo, sia con la visita del presidente Xi Jinping a Roma. È stata una visita molto importante che ha scandito un passaggio significativo delle relazioni tra i due Paesi. Abbiamo sottoscritto, con il vicepresidente Di Maio, il memorandum sulla Via della Seta".

"A favore del popolo libico, non di Haftar o Serraj"

Conte ha parlato anche della situazione in Libia. “La nostra posizione si sta rivelando lungimirante: non è con l'opzione militare che si può stabilizzare la Libia. È una posizione a favore del popolo libico, non di Haftar o Serraj. Invito tutti i leader a considerare che serve il cessate il fuoco immediato perché se continua il conflitto diventa poi difficile la soluzione politica”, ha detto in conferenza stampa. Ha anche annunciato che incontrerà il presidente russo: “Con Putin ci siamo scambiati qualche parola ma non era il contesto giusto" per parlare di Libia, “abbiamo rinviato il colloquio più concreto su questi temi a domani”.

Politica: I più letti