Via libera del Cdm al ddl Salva mare. Il ministro Costa: “Ora guerra a plastica”

Politica

Il titolare dell'Ambiente su Fb: "Siamo solo al primo passo, ma fondamentale". I pescatori saranno incentivati a portare i rifiuti plastici a riva, nei porti, dove saranno allestite delle isole ecologiche. Soddisfatta Legambiente

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge Salva mare. "Ce l'abbiamo fatta, è iniziata la guerra alla plastica. Siamo solo al primo passo, ma fondamentale", scrive su Facebook il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. (LO SPECIALE SKY UN MARE DA SALVARE).

I pescatori porteranno e a terra la plastica finita nelle reti

Secondo il disegno di legge, i pescatori potranno portare a terra la plastica accidentalmente finita nelle reti. Quei rifiuti sono equiparati a quelli prodotti dalle navi e potranno quindi essere portati nei porti dove saranno allestite delle isole ecologiche. I pescatori, che diventeranno "spazzini" del mare, come ha sempre detto il ministro parlando di questo provvedimento, potranno avere un certificato ambientale e la loro filiera di pescato sarà adeguatamente riconoscibile e riconosciuta. Il ddl prevede, tra l'altro, che il ministero dell'Ambiente lavori con quello delle Politiche agricole per introdurre i meccanismi premiali e i benefici per la filiera ittica green (LE SPECIE A RISCHIO NEL MEDITERRANEO).

Legambiente: "Un cambiamento di prospettiva a 180 gradi"

Soddisfata per l’approvazione del ddl anche Legambiente, che chiede che il parlamento lo approvi prima dell'estate. “Un cambiamento di prospettiva a 180 gradi - commenta il presidente Stefano Ciafani - poiché finora i pescatori rischiavano di essere accusati di traffico di rifiuti e si vedevano quindi costretti a ributtare in mare la spazzatura tirata su con le reti". "Ora, invece, saranno incoraggiati a raccoglierli e a portarli in porto, e il loro contributo sarà significativo", precisa. I dati dei monitoraggi di Legambiente sui rifiuti galleggianti in mare e su quelli spiaggiati parlano chiaro: gli oggetti in plastica rappresentano mediamente il 92% degli oggetti osservati. Con l'indagine Beach litter 2018, inoltre, sono stati censiti e recuperati 48.388 rifiuti rinvenuti in 78 spiagge italiane, per un'area complessiva di 416.850 mq e una media di 620 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia (lineari) campionata: praticamente 6,2 rifiuti per ogni metro (10 COSE DA FARE PER DIFENDERE GLI OCEANI).

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