La titolare della Pubblica amministrazione annuncia che sarà approvato un decreto legge dal Consiglio dei ministri per eliminare l’obbligo di rispettare il budget del 2004 come livello di riferimento
Sbloccate le assunzioni nella Sanità. E' in arrivo un decreto legge per superare il tetto di spesa per le assunzioni nel Servizio Sanitario Nazionale. Ad annunciarlo durante il Question time alla Camera è stata il ministro per la Pa Giulia Bongiorno.
Via tetto ad assunzioni
"Con un decreto legge che verrà approvato prossimamente dal Consiglio dei ministri è stato finalmente eliminato l'obbligo di rispettare il tetto di spesa relativo all'anno 2004", ha sottolineato Bongiorno, confermando così l’intesa raggiunta il 21 marzo scorso per superare il vincolo di spesa vigente.
"Colpa dei governi precedenti"
"Le carenze del personale medico non sono state originate – ha spiegato Bongiorno - dall'entrata in vigore di 'Quota 100', bensì dalla scelta fatta dai precedenti governi di imporre agli enti del servizio sanitario nazionale il contenimento, fino all'anno 2020, della spesa per il personale". Spesa ancorata a quella sostenuta nell'anno 2004 e ridotta dell'1,4%, ha aggiunto il ministro. Tuttavia, ha proseguito, "questo problema è stato già affrontato e risolto con una specifica disposizione nel decreto 'Quota 100', che prevede per gli enti del servizio sanitario nazionale di conteggiare ai fini delle nuove assunzioni anche le cessazioni effettuate in corso d'anno". Inoltre in Consiglio dei ministri arriverà a breve il superamento del vincolo di spesa, ha assicurato sempre Bongiorno.
L’intesa sulle assunzioni
Il 21 marzo è stata trovata la quadra per superare il vincolo di spesa vigente (ovvero il budget del 2004 diminuito dell'1,4%). Il livello di riferimento per le assunzioni è diventato la spesa del 2018: tutte le Regioni d'ora in poi potranno aumentare ogni anno le risorse da destinare ai nuovi contratti per medici e infermieri. La norma messa a punto per superare il vecchio vincolo dell'1,4% sulla spesa prevede infatti che ci possano essere maggiori risorse a disposizione, sfruttando ogni anno il 5% degli aumenti del Fondo sanitario nazionale. La norma dovrebbe venire inserita nel primo provvedimento utile e, in sostanza, per il 2019 prevede per le Regioni circa 50 milioni a disposizione in più da destinare alle nuove assunzioni, visto che tra 2018 e 2019 c'è stato un aumento di circa 1 miliardo del Fondo sanitario nazionale. Il vincolo di spesa, che viene calcolato su base regionale, in questi anni ha colpito soprattutto le Regioni in regola con i conti, visto che quelle sottoposte ai piani di rientro devono rispettare anche altri paletti (primo tra tutti il blocco del turnover al 15%). A causa dei vari steccati, secondo le stime della Cgil, negli ultimi dieci anni la sanità avrebbe perso circa 50 mila unità di personale.