L'iter va avanti: l’11 marzo Telt farà partire gli inviti per i lotti in Francia del tunnel di base. C'è però la clausola dissolvente: si può non dar seguito ai capitolati, senza oneri per la stazione appaltante e gli stati (COME FUNZIONA) - AGGIORNAMENTI
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Conte: non ci condizionano pressioni gruppi potere
"Lavoriamo in piena trasparenza perché non ci lasciamo condizionare dalle pressioni opache di gruppi di potere o comitati di affari. Fino a quando questo Governo sarà in carica, per quanto mi riguarda, sara' cosi'. Sempre". Così Giuseppe Conte nel concludere il post che
accompagna la lettera di palazzo Chigi alla Telt sul Tav e quella di risposta della società italo-francese, entrambe pubblicate sul suo profilo ufficiale.
accompagna la lettera di palazzo Chigi alla Telt sul Tav e quella di risposta della società italo-francese, entrambe pubblicate sul suo profilo ufficiale.
Conte: Telt non fa gare, solo attività preliminari
La società Telt mi ha appena risposto confermandomi che i capitolati di gara non partiranno senza l'avallo del mio governo e del governo francese e che, al momento, si limiteranno esclusivamente a svolgere mere attività preliminari, senza alcun impegno per il nostro Stato". Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, pubblicando la lettera da lui invitata a Telt sulla Tav e la risposta ricevuta dalla società italo-francese.
Delrio: Conte renda immediatamente pubblica lettera a Telt
"Basta giochini e rinvii, non si fanno bandi dicendo a chi deve partecipare che tanto non si andrà avanti, così si dissolve la credibilità dell'Italia". Lo sottolinea il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio, a proposito delle notizie di stampa che riguardano il contenuto della lettera del governo a Telt, sull'alta velocità Torino - Lione. "Il testo della lettera - aggiunge Delrio - deve essere immediatamente reso pubblico, non e' possibile che il contenuto di un atto così fondamentale per la tenuta della maggioranza e per il futuro del paese sia tenuto segreto e divenga un pezzo della propaganda del governo. Gli italiani devono sapere esattamente la posizione del governo che continua a essere ambigua. Non è chiaro se si scava o ci si ferma o si attendono le elezioni perché prima del paese vengono gli interessi del partito per Salvini? Conte faccia chiarezza sul contenuto della lettera inviata a Telt", conclude.
Di Maio: 'teste dure' folklore, serve responsabilità
"Le 'teste dure' o frasi come 'vediamo chi va fino in fondo' non mi appartengono, sono folklore che non fa bene all'Italia". Lo scrive su Facebook Luigi Di Maio, vice presidente del consiglio, a proposito della vicenda Tav e degli scontri con gli alleati di governo della Lega degli
ultimi giorni. "Siamo stati eletti per servire gli italiani ed e' quello che faremo con responsabilità", aggiunge
ultimi giorni. "Siamo stati eletti per servire gli italiani ed e' quello che faremo con responsabilità", aggiunge
Di Maio: questione risolta
"Sulla Tav la situazione si sta risolvendo positivamente. Quindi ora parliamo di altro e andiamo avanti". Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio su Facebook.
Misiani (Pd): servirebbe 'dissolvenza' del governo
Laura Castelli: ottenuto rinvio bandi, partono tra 6 mesi ma solo se accordo serio Italia-Francia
Pedica: Salvini complice della irresponsabilità dei 5 Stelle
"Salvini sta con le imprese che lavorano per il Paese e danno lavoro a migliaia di persone o è complice dell'irresponsabilità dei cinque stelle che stanno facendo di tutto per bloccare la Tav? È finito il tempo del doppiogiochismo". È quanto afferma in una nota Stefano Pedica del Pd. "Salvini quando pensa di trovare una soluzione con il M5s? Il ministro dell'Interno non si renda complice dello stop della Tav. Anche l'indotto sarà penalizzato portando solo disoccupazione. Per il ministro dell'Interno quota 100 vale anche per le imprese? Le vuole mandare tutte in pensione?", aggiunge Pedica.
Bernini: polpetta avvelenata per tenersi le poltrone
"La lettera inviata da Palazzo Chigi alla Telt per autorizzare l'approvazione dei bandi per i 2,3 miliardi di lavori del tunnel di base della Tav, ma con la minaccia della clausola di dissolvenza motivata dall'avvio della procedura di revisione del trattato italo-francese. Per la maggioranza è l'uovo di Colombo per tenersi le poltrone fino alle Europee, per il Paese è un'altra polpetta avvelenata, una pesantissima cambiale sul futuro: firmare un accordo con l'intento preciso di disdirlo è infatti una nuova ipoteca sull'immagine e sulla credibilità internazionale dell'Italia". Lo afferma Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato.
Chiamparino: roba da Repubblica delle banane
La lettera di Palazzo Chigi invita Telt "a non fare i capitolati d'appalto, lasciando aperto uno spiraglio non chiarissimo. Vedremo lunedì". Lo rende noto il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, a margine del flash mob delle madamin a favore della Torino-Lione. "E' come se il governo dicesse di far partire le manifestazioni d'interesse, sapendo già che i capitolati d'appalto non saranno mai affidati - aggiunge - una roba da Repubblica delle banane".
Fonti governo M5S, Telt pronta accettare rinvio bandi
La società italo-francese Telt sarebbe pronta ad accettare il rinvio dei bandi sulla Tav. E' quanto si apprende da fonti di governo M5S.
Castelli: ottenuto rinvio bandi, partiranno tra 6 mesi
"Abbiamo ottenuto il rinvio dei bandi per il Tav che partiranno tra 6 mesi solo se Italia Francia raggiungeranno un accordo serio". Lo scrive Laura Castelli, sottosegretario all'Economia, su Facebook. "Tutto questo - aggiunge l'esponente del Movimento 5 stelle - senza nessun costo per lo Stato e senza toccare i soldi degli italiani. Questo governo prosegue forte del rispetto del suo contratto fondatore per realizzare le cose che servono all'Italia".
Cosa prevede la clausola di dissolvenza
La clausola di dissolvenza consentire di dichiarare all'occorrenza "senza seguito" una procedura di gara già pubblicata, ma per cui nel frattempo siano venute meno le volontà politiche di procedere. Stabilisce questo la norma "dissolvente" prevista dalla legislazione francese a cui farebbe riferimento la lettera con cui Palazzo Chigi ha autorizzato l'approvazione dei bandi 2,3 miliardi di lavori. Bandi, però, che non partiranno lunedì. La facoltà è prevista nel capito 5 del nuovo codice unico degli appalti francese, senza onori né obblighi per la stazione appaltante, né per gli azionisti, né per gli Stati.
Tav: obiettivo è rispettare la volontà dei governi
L'obiettivo di Telt è quello di rispettare le indicazioni dei governi in vista del consiglio d'amministrazione di lunedì. E' quanto si apprende in seguito alla lettera del governo alla società italo-francese incaricata di realizzare e poi di gestire la nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità Torino-Lione.
Tel: dialogo in corso
E' in corso un'interlocuzione tra Palazzo Chigi e Telt dopo la lettera inviata dal Governo italiano alla società italo-francese. Obiettivo del dialogo, riferiscono all'AGI fonti Telt, è "come sempre quello di rispettare le indicazioni dei governi". Lunedì si terrà il cda della società in cui si esaminerà la missiva
Bandi non partiranno lunedì
Palazzo Chigi precisa che i bandi sulla Tav non partiranno lunedì. Una precisazione che arriva dopo la diffusione del contenuto della lettera inviata dal premier Giuseppe Conte ai vertici di Telt, da parte del Sole 24 Ore. Nella lettera si sarebbe prospettato lo sblocco dei bandi, nella giornata di lunedì, con una clausola di dissolvenza che permetterebbe in futuro eventualmente di bloccarli.
Si va verso rinvio dei bandi
Palazzo Chigi smentisce il via libera: non partiranno lunedì. La società: lunedì si decide nel Cda. Possibile un rafforzamento della clausola di dissolvenza per tenere aperta la possibilità di una revoca
Salvini non teme ripicche M5S su Diciotti
"Sono invenzioni giornalistiche, i senatori voteranno sul fatto che Matteo Salvini da ministro e l'intero governo hanno difeso la sicurezza del Paese. Hanno difeso l'interesse pubblico nazionale. Non siamo al mercatino delle pulci". A dirlo è il ministro dell'Interno Matteo Salvini a chi gli chiedeva se temesse ripercussioni dal M5s, dopo le polemiche sulla Tav, sulla legge per la legittima difesa e sul caso Diciotti.
Marcucci: dissolvenza ennesimo pretesto
In attesa della dissolvenza della maggioranza M5S e Lega, il governo sfrutta la clausola di dissolvenza sui bandi Tav. Ancora una volta per non decidere mentre Italia perde altro tempo. SìTAV". Lo scrive su Twitter il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci.