Tav, Salvini: "Per noi va fatta, abbiamo piena fiducia in Conte"

Politica

Il vicepremier leghista è fiducioso che sulla Torino-Lione l'esecutivo troverà una soluzione. Domani a Torino vertice del M5s con Di Maio e Casaleggio. Mentre i governatori di Piemonte e Lombardia sono pronti al referendum

Il vicepremier Matteo Salvini ha "piena fiducia in Conte sulla Tav" ed è certo che la soluzione si troverà, "insieme" (LE TAPPE). "È un'opera importante", sottolinea ancora il ministro dell’Interno, "per noi va fatta come chiedono cittadini e imprese". Intanto domani a Torino si tiene un vertice del M5s con Di Maio e Casaleggio. Mentre i governatori di Piemonte e Lombardia sono pronti al referendum. 

Chiamparino: "Deadline 11 marzo"

Sul tema il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, precisa: "C'è una deadline ed è quella dell'11 marzo: se la società di gestione avrà il via libera per fare i bandi, e proseguire i lavori, tutto bene; se dovessero rinviare ulteriormente, ho già il quesito pronto: chiederò al ministro Salvini di celebrare una consultazione popolare insieme alle elezioni Regionali ed Europee”. Mentre per il presidente della Lombardia, il leghista Attilio Fontana, si tratta di un’opera “fondamentale”. E sottolinea: “Se l'unico mezzo per far sentire la nostra voce è il referendum, sono disponibile a seguire l'esempio di Sergio (Chiamparino, ndr)“.

La protesta dei consiglieri M5s di Torino

Intanto il gruppo M5S al Consiglio comunale di Torino, su Facebook, ha introdotto un video registrato sul balcone di Palazzo Civico: "Siamo No Tav e come tutti i No Tav studiamo. Far partire i bandi sarebbe una violazione degli accordi italo-francesi. Qui vi spieghiamo il perché". Si tratta dello stesso luogo che nei giorni scorsi ha fatto da sfondo all'iniziativa delle fotografie dei consiglieri con in mano i cartelli per ribadire il loro no all'opera. "L'11 marzo si riunirà il consiglio di amministrazione di Telt - ricordano i pentastellati nel video -. L'intento sarebbe quello di dare il via ai bandi. Chi ritiene che questa decisione non sarebbe un problema per lo stop all'opera, sbaglia".

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