Un gruppo di genitori No Vax contestano il garante del M5S all'ingresso del teatro prima del suo spettacolo "Insomnia". I manifestanti denunciano "le menzogne e la mala fede di Grillo in materia di vaccini e di libertà di cura". Lui sul palco: "La Tav è morta"
“Insomnia” va in scena a Torino e tornano in piazza i contestatori di Beppe Grillo. Questa volta si tratta di un gruppo di genitori No Vax, che denunciano "le menzogne e la mala fede di Grillo in materia di vaccini e di libertà di cura". "Grillo non ricorda e firma il patto della vergogna. Menzomnia": è lo striscione comparso davanti al Teatro Colosseo che ospita lo spettacolo del garante dei Cinque Stelle.
Un ex consigliere 5S: “Grillo ha venduto il Movimento alla Casaleggio"
"Più che di “Insomnia” Grillo sembra soffrire di amnesia - si legge nel volantino distribuito dai manifestanti -. Fino a qualche anno fa, nei suoi spettacoli, i vaccini venivano messi in discussione per sicurezza ed efficacia e le multinazionali del farmaco venivano accusate delle peggiori nefandezze. Poi, il 10 gennaio, Grillo, che diceva ‘mai con il Pd', ha sottoscritto il famigerato 'patto trasversale per la scienza' firmato anche da Matteo Renzi e Roberto Burioni". Tra i manifestanti c’è pure l'ex consigliere M5S di Venaria, Stefano Balocco, che si è dimesso nel 2016. "Il movimento ormai è diventato verticistico - sostiene - e il ricorso alla piattaforma Rousseau per la base è ormai una forma. Grillo ha venduto il Movimento alla Casaleggio".
Grillo: "La Tav è morta"
Dopo un colloquio "cordiale e divertente" di una ventina di minuti in camerino con la sindaca Chiara Appendino, Grillo arriva sul palco Grillo fa il suo show. Tra i temi trattati innanzitutto la Tav. "È una stella che fa ancora luce ma è morta, perché la mobilità sta cambiando", dice." È il momento di darvi una sveglia e vi perdete con c...te come la Tav, i No Vax, i Sì Vax...". "Gli industriali che dovrebbero dirci come si muoverà il mondo fra 20 anni - aggiunge - vogliono ancora fare buchi nelle montagne ma bisogna capire che mondo sarà tra 20 anni, se è ancora valida quella roba lì. Metà di quello che circola in Italia sui camion e treni è vuoto. C’è qualcosa di morboso nel voler portare le merci. L'alta velocità è una linea di cemento e calcestruzzo. Per questi il futuro è il calcestruzzo". E prosegue: "La politica deve dire quello che è giusto e quello che no. Vogliamo i carburanti meno inquinanti? Allora è giusta la tassa sulle grandi vetture che più inquinano".