Il candidato del centrodestra indicato tra il 36,5 e il 40,5%, quello del centrosinistra tra il 35 e il 39%. M5s primo partito dell'isola, ma non raggiungerebbe il 20% dei voti. Lo spoglio dei voti comincerà alle 7: affluenza al 53,75%. I risultati: AGGIORNAMENTI
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I risultati in diretta
Testa a testa tra Christian Solinas del centrodestra e Massimo Zedda del centrosinistra, M5s sotto il 20% ma primo partito nella Regione. Sono queste le informazioni che emergono dal primo exit poll sulle elezioni regionali della Sardegna: un milione e mezzo di elettori sono stati chiamati alle urne per eleggere il nuovo governatore dell’Isola. (LE REGOLE DEL VOTO).
I seggi sono stati aperti dalle 6.30 fino alle 22. Alle ore 22 l’affluenza è stata del 53,75%, in aumento rispetto alla precedente tornata elettorale.(LE IMMAGINI DEL VOTO) Lo scrutino dei voti inizierà alle 7 di mattina, e potrebbe durare per tutto il giorno.
Exit poll: Solinas tra il 36,5 e il 40,5%, Zedda tra il 35 e 39%
Secondo i primi exit poll, in testa ci sarebbe il candidato del centrodestra Solinas, con una forbice che va dal 36,5 al 40,5%, seguito a breve distanza dal candidato del centrosinistra Zedda (35-39%). Desogus, del M5s, otterrebbe tra il 13,5 e il 17,5%. Più marcato il divario fra le coalizioni se si guarda il voto di lista: il centrodestra si attesterebbe al 43-47%, il centrosinistra (27-31%). I 5S si collocherebbero sotto il 20% (14,5-18,5%).
Le prime reazioni
A urne chiuse, la fotografia degli exit poll annuncia dunque uno spoglio elettorale molto combattuto per la presidenza della Regione Sardegna. E un risultato per i partiti dalle molte sfaccettature. Perché mentre il centrodestra veleggia verso una vittoria di circa 15 punti sul centrosinistra, la Lega non sfonda e rischia di essere terzo dopo il Pd. Prima forza politica si annuncia il M5s e per questo da Roma fanno subito sapere di essere "molto soddisfatti", ma il Movimento- sempre per gli exit poll - crolla e va verso il dimezzamento dei propri voti rispetto alle politiche di un anno fa. Un dato che, assicurano M5s e Lega, non avrà ripercussioni dirette sul governo ma che promette di accendere i toni della sfida tra gialloverdi in vista delle europee.
Chi sono i candidati
Sono sette i candidati alla guida della Regione. Il governatore uscente, Francesco Pigliaru del Partito democratico, non corre per un secondo mandato.
Ecco l’elenco dei candidati:
- Christian Solinas, 42 anni, per il centrodestra
- Massimo Zedda, 43 anni, per il centrosinistra
- Francesco Desogus, 58 anni, per il M5s
- Paolo Maninchedda, 57 anni, per il Partito dei Sardi
- Mauro Pili, 52 anni, per Sardi Liberi
- Andrea Murgia, 47 anni, per Autodeterminatzione
- Vindice Lecis, 61 anni, per Rifondazione - Comunisti italiani - Sinistra sarda
La protesta dei pastori sardi continua
Anche nel giorno del voto è continuata la protesta dei pastori sardi, da settimane sul piede di guerra a causa del prezzo del latte ritenuto troppo basso. (I MOTIVI DELLA PROTESTA) Questa mattina un camion cisterna che trasportava latte è stato bloccato nei pressi di Orune, nel Nuorese. L'assalto è stato effettuato da alcuni uomini con i volti coperti e, sembra, armati. Il “commando” ha costretto l'autista del camion a uscire dall'abitacolo e a sversare il latte sull'asfalto, prima di darsi alla fuga. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri. Sempre nel Nuorese, la Procura di Lanusei ha indagato sei pastori per il blocco del porto di Arbatax del 12 febbraio scorso.
I risultati in diretta
De Martini (Lega): governo nazionale non è in pericolo
"Il governo nazionale è differente dalle elezioni regionali, non in pericolo il contratto di governo". Lo dice il parlamentare sardo della Lega, Guido De Martini, rispondendo a una domanda sul pressing di Fi su Matteo Salvini per abbandonare il M5S al governo. Se il contratto di governo reggerà a Roma, sicuramente non è un esperimento replicabile in regione: "A livello regionale ci sono le coalizioni classiche, si conferma lo schema", assicura De Martini.
Affluenza alle 22 al 53,75% (+1,5%)
Affluenza in leggera crescita alle elezioni regionali in Sardegna rispetto alle precedenti consultazioni del di cinque anni fa. Alla chiusura delle urne il dato registrato è del 53,75% (+1,5%). Le scorse regionali, nel 2014, alla stessa ora, aveva votato il 52,28 % degli aventi diritto. Sono stati 1.470.404 i sardi chiamati al voto nelle otto circoscrizioni dell'isola. Lo scrutinio inizierà domani alle 7.
Berlusconi in pressing su Salvini: è ora di mollare M5s
"Il Movimento 5 stelle è in caduta libera, è arrivato il momento di cambiare". Forza Italia nelle prossime ore tornerà in pressing su Matteo Salvini. Lo stesso Silvio Berlusconi, riferiscono ad AGI fonti parlamentari azzurre, chiederà all'alleato di prendere coscienza del risultato della Sardegna - secondo i primi exit poll la coalizione del centrodestra è in netto vantaggio - per imprimere una svolta anche a livello nazionale.
Tajani: gli italiani vogliono cambiare
"Gli italiani vogliono cambiare". Il messaggio dei cittadini è chiaro: "chiedono una politica economica e una politica estera univoca". Lo ha detto il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani a Che tempo che fa commentando gli exit poll delle regionali in Sardegna. "Se i dati reali corrispondono agli exit poll, il dato è molto chiaro: il M5S crolla in tutte le elezioni locali e regionali" dal 4 marzo a oggi dove "ha sempre vinto il centrodestra". "Vuol dire - ha aggiunto - che sta accadendo qualcosa nel nostro Paese, che la principale forza di governo sta perdendo terreno".
Secondo exit poll: liste del centrodestra al 43-47%, centrosinistra 27-31%
Il centrodestra avanti nel voto alle liste con una forchetta tra il 43 e il 47%, seguito dal centrosinistra che oscilla fra il 27 e il 31% mentre il M5S si attesta fra il 14,5 e il 18,5%. Sono i dati degli exit poll per la Rai del consorzio Opinio Italia sul 100% del campione.
Il testa a testa tra Solinas e Zedda
Secondo exit poll: Solinas tra 36,5%-40,5%, Zedda 35-39%
Il candidato del centrodestra Christian Solinas si conferma avanti con una forbice tra il 36,5% e il 40,5%, seguito sempre da vicino dal candidato del centrosinistra Massimo Zedda che registra una forchetta tra il 35-39% mentre il candidato dei M5S Francesco Desogus si piazza terzo con consensi che vanno dal 13,5 al 17,5%. Sono i dati del secondo exit poll del Consorzio Opinio Italia per Rai su un campione del 100%.
M5s: molto soddisfatti, siamo primo partito
"Dagli exit poll risultiamo prima forza politica. Attendiamo i risultati definitivi. Considerando che è la prima volta che ci presentiamo alle regionali in Sardegna siamo molto soddisfatti del fatto che entreremo nel consiglio regionale per la prima volta". Lo si legge in una nota del Movimento 5 stelle, dopo i primi exit poll sul voto in Sardegna.
Ricci (Pd): grande recupero di Zedda, crollo del M5s
Cabras (M5s): Salvini sempre a comizi, mai a Roma
"Salvini si è impegnato spasmodicamente" per la campagna elettorale in Sardegna, "non si è impegnato molto a Roma...". Lo dice il deputato M5s Pino Cabras commentando i primi exit poll sul voto in Sardegna. Cabras critica a più riprese l'alleato, sottolineando che "è più complesso il problema del sistema caseario" rispetto a quanto affermato da Salvini. E ancora: "Non ha convinto molto la sua proposta di tornare al nucleare, poi vedremo i risultati".
Ravetto (Fi): centrodestra formula vincente, Lega rifletta
"Il centrodestra unito è la formula vincente e si dovrebbe spiegare ai nostri elettori perché si persiste in un'altra formula per il governo nazionale. Questo dovrebbe portare ad una seria riflessione nella Lega ma non sono ottimista che possa avvenire prima delle elezioni europee". Così la deputata di Forza Italia, Laura Ravetto, commenta i primi dati degli exit poll sul voto alle Regionali in Sardegna.
Rixi (Lega): buon dato, ma non destabilizzerà governo
"Mi auguro che vinca Solinas che è un ottimo candidato e sarebbe un ottimo presidente: la Lega farà una buona performance. Ma credo che il voto in Sardegna non sarà destabilizzante per il governo". Lo dice Edoardo Rixi, sottosegretario della Lega, commentando al Tg3 i primi exit poll sul voto sardo.
Cabras (M5s): c'è problema ma eravamo esordienti
“Siamo esordienti assoluti in Sardegna perché è la prima volta che ci presentiamo alle regionali. Questo non sminuisce il problema rispetto alle politiche dove abbiamo ricevuto un risultato molto significativo, ma siamo a un punto di partenza". Così Pino Cabras, deputato M5s, commenta in diretta al Tg3 i primi exit poll sul voto sardo che stimano un forte calo rispetto alle politiche per il M5s che sarebbe comunque il primo partito.
Exit poll: M5S primo partito tra 14-18%
M5S primo partito con una forchetta tra il 14 e il 18%, secondo il Pd che si attesta tra il 13 e l 17%, al terzo posto la Lega con una forbice tra il 12 e il 16%. Sono i dati che emergono dal primo exit poll di Consorzio Opinio Italia per Rai delle elezioni per le Regionali in Sardegna..
Forza Italia si piazza quarta con una forbice che va tra il 6 e il 10% mentre Fratelli d'Italia è ultima (2-5%). Il campione coperto è pari all'80%.
Risultati attesi domani
La proclamazione del vincitore è attesa nella tarda mattinata, mentre ci vorrà più tempo per conoscere i nomi dei 60 consiglieri regionali eletti. Il successore di Francesco Pigliaru (centrosinistra), che dopo cinque anni al governo della Regione ha deciso di non ricandidarsi, uscirà tra questi sette nomi: Francesco Desogus (M5s), Christian Solinas (centrodestra), Massimo Zedda (centrosinistra), Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Mauro Pili (Sardi liberi), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) e Vindice Lecis (Sinistra sarda). Non è previsto il ballottaggio, viene eletto presidente il candidato che ottiene la maggioranza dei voti.
Exit poll: Solinas 37-41%, Zedda al 36-40%
In testa il candidato del centrodestra Solinas, con una forbice che va dal 37 al 41%, seguito a breve distanza dal candidato del centrosinistra Zedda (36-40%): sarebbe questa la prima tendenza del voto alle Regionali in Sardegna secondo i primi exit poll su dati parziali per la Rai del consorzio Opinio Italia.Terzo il candidato del M5S: Desogus otterrebbe tra il 13 e il 17%. Piu' marcato il divario fra le coalizioni se si guarda il voto di lista: il centrodestra si attesterebbe al 42-46%, il centrosinistra (28-32%). I 5S si collocherebbero sotto il 20% (14-18%).
Chiuse le urne
Alle ore 22 sono chiuse le urne per le elezioni regionali in Sardegna
Seggio trasferito a Sassari, abitanti non votano
Gli abitanti della borgata di Biancareddu, a Sassari, hanno riconsegnato le schede all'ufficio elettorale del Comune per protestare contro il trasferimento del seggio dalla loro borgata in quello della vicina Palmadula. Un trasferimento che ha costretto gli elettori a spostarsi di qualche chilometro nella Nurra per esercitare il diritto di voto. Questa mattina due donne in rappresentanza dei circa cento residenti di Biancareddu si sono presentate all'ufficio elettorale del Comune, in piazza Santa Caterina, con in mano una sessantina di schede che avrebbero voluto depositare negli uffici, in segno di protesta. Gli impiegati del Comune hanno verbalizzato l'episodio ma hanno restituito le schede alle due donne, non essendo loro autorizzati a prenderle in consegna.