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Zingaretti a Sky tg24: "Voglio Pd aperto. Martina e Giachetti protagonisti di sconfitta"

Politica

Il presidente della Regione Lazio, candidato alle primarie del Partito democratico: "Dobbiamo imporre l’agenda del lavoro e dello sviluppo, l’opposto di quello che sta facendo questo governo giallo-verde"

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Maurizio Martina e Roberto Giachetti "sono stati due protagonisti di una stagione politica che ci ha portati alla sconfitta del 4 marzo 2018". A dirlo è Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e candidato alla segreteria del Pd, ospite a “L’intervista” di Maria Latella su Sky tg24. "Non so se (Martina e Giachetti, ndr) sono alleati contro di me, penso di no". (TUTTI I SEGRETARI DEL PD DA VELTRONI A MARTINA)

"Voglio un Pd aperto alla gente"

Secondo Zingaretti i Dem devono voltare pagina: “Voglio un Pd aperto, con sedi aperte alla gente, al confronto e alla discussione, dobbiamo imporre l’agenda del lavoro e dello sviluppo l’opposto di quello che sta facendo questo governo giallo-verde. Pensiamo a questo Paese, a chi in questo momento sta male, questo governo comincia a non rispettare gli impegni”. Zingaretti si rivolge a coloro che il 3 marzo voteranno per le primarie del Pd: "L'elettore per fortuna è estraneo alle lotte intestine che emergono anche dall'audio di Matteo Richetti. Aiutatemi a cambiare questo partito. Costruirei una vita democratica interna in cui contano le persone e non i capi bastone". (I CANDIDATI IN CORSA PER LA SEGRETERIA DEL PD)

"Alle Europee il Pd con una grande lista unica"

Per ciò che riguarda le Europee, Zingaretti è convinto che il Pd debba andare con "una grande lista unica, aperta alla società, agli intellettuali, a chi ha sottoscritto il manifesto Calenda, a Massimo Cacciari" ma "l’importante è la chiarezza di contenuti, non può essere un insieme di nomi”. Ecco la ricetta del governatore del Lazio: "Dobbiamo preparare un programma per rifondare l'Europa pensando di più al lavoro, alla politica estera, per un nuovo patriottismo europeo".

"Difendere genitori Renzi da lapidazione media"

Zingaretti ha anche commentato l'arresto dei genitori di Renzi: "La vicenda ha bisogno di una solidarietà e vicinanza personale, un colpo drammatico. E non va sottovalutato nella crudezza della battaglia politica. Penso che vadano difesi dalla lapidazione mediatica sia lui che i genitori" perché "l'accusa non è una condanna". Si sono "esagerati" però, sottolinea Zingaretti, "i toni" sulla "teoria del complotto della magistratura", a cui "non credo".