Caso Diciotti, Di Stefano a Sky TG24: no ad autorizzazione. Atti giunta del Senato ai pm

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Sono stati trasmessi affinché la procura valuti se l’accusa di sequestro di persona vada estesa anche agli altri membri del governo. Probabile iscrizione nel registro degli indagati per Conte, Di Maio e Toninelli. Lunedì voto online del M5s. Salvini: io tranquillissimo

Sono arrivati alla Procura di Catania gli atti firmati dal premier Giuseppe Conte e dai ministri Luigi Di Maio e Danilo Toninelli, allegati alla memoria del ministro dell'Interno Matteo Salvini sotto esame della Giunta per le immunità del Senato per il caso Diciotti. Il procuratore di Catania ora aprira un fascicolo e, come atto dovuto, iscriverà i tre esponenti del governo, oltre Salvini, nel registo degli indagati. Intanto, dopo che il M5s ha deciso di ricorrere lunedì prossimo alla consultazione online, tramite la piattaforma Rousseau, per decidere la posizione da prendere in merito al voto, il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano interviene per esprimere la sua linea: "Credo che in questo caso l'autorizzazione non vada concessa, perché parliamo di una decisione collegiale del governo e credo anche che non saremmo dovuti arrivare a questo punto, Salvini avrebbe dovuto rinunciare all’immunità e farsi processare sapendo che non c’è stato dolo", sottolinea a L'intervista di Maria Latella su Sky Tg24. "Sono tranquillissimo, ho agito per il bene degli italiani", dice invece il ministro dell'Interno (L'intervista integrale).

Centinaio: “Non temiamo il voto online del M5s”

"Non temiamo il voto online del M5s sul caso Diciotti e la piattaforma Rousseau non mette a rischio il governo che è stabile e sta lavorando bene. Son cose assolutamente diverse e aspettiamo il voto in Parlamento", dichiara il ministro dell'Agricoltura Gianmarco Centinaio. "I ministri di questo governo, M5S compresi, dicono che non c'è stato un interesse personale da parte del ministro dell'Interno, ma una decisione collegiale – aggiunge il ministro - allora dovrebbero votare sì anche per Centinaio, Conte, Di Maio".

Martedì il voto della Giunta delle immunità

Sul caso Diciotti, martedì 19 febbraio, la Giunta delle immunità del Senato dovrà decidere sulla richiesta di autorizzazione a procedere del Tribunale dei ministri di Catania. Il procuratore Carmelo Zuccaro ha già chiesto l'archiviazione dell'inchiesta aperta nei confronti del ministro Salvini ritenendo che il ritardato sbarco dei migranti dalla nave era "giustificato dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale". Tesi non condivisa dal Tribunale per i ministri che ha chiesto l'autorizzazione a procedere. Lo stesso collegio sarebbe chiamato a decidere sull'eventuale richiesta della Procura per Conte, Di Maio e Toninelli.

Su cosa decide la Giunta

La Giunta deve decidere sulla richiesta di autorizzazione a procedere per il ministro dell'Interno del Tribunale dei ministri di Catania sul caso Diciotti, la nave con 137 migranti che lo scorso agosto non aveva ricevuto l'autorizzazione a sbarcare per dieci giorni: Salvini è indagato per sequestro di persona. Presentando la sua memoria difensiva, il leader della Lega si è difeso sostenendo che ogni sua azione "abbia avuto esclusivamente una finalità di pubblico interesse". Insomma, fu una "iniziativa del governo", coerente con la politica nazionale sui flussi migratori e "risultante anche dal contratto di governo" e dalla strategia messa in atto per gestire il tema migranti. L'invito implicito ai senatori è quindi di non valutare il caso fuori "dal contesto generale delle strategie governative", specie perché il soccorso della Guardia costiera avvenne "solo per far fronte alle omissioni di Malta" (LE TEMPISTICHE).

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