Di Battista attacca Napolitano: “Si piegò alla Francia sull'intervento in Libia”

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L’esponente del M5s è intervenuto durante una trasmissione tv, parlando anche della posizione italiana sul Venezuela. Poi sulla querelle Italia-Francia: "Non possono farci la morale sul razzismo. Chiedano scusa per l’intervento scellerato in Libia"

"La Francia chieda scusa per l'intervento scellerato in Libia nel 2011 che ha provocato esodo dei migranti e migliaia di morti. Ha deposto un dittatore e Napolitano si è piegato in modo vile". Così Alessandro Di Battista, nella trasmissione di Rai 3 Mezz'ora in Più, è tornato sulle tensioni tra Italia e Francia dopo l’incontro tra lui, Di Maio e i gilet gialli con il conseguente richiamo dell’ambasciatore francese da parte di Parigi. E sulla situazione in Venezuela ha ribadito: "Non ho mai detto che essere neutrale vuol dire stare con Maduro, sono fake news. Legittimare un signore presidente dell'Assemblea che si è auto legittimato vuol dire soffiare sul fuoco. L'Europa avrà un futuro se si sgancerà dagli americani, guardiamo oltre gli assetti post Seconda guerra mondiale". Infine, un riferimento a Sanremo e alla vittoria dell’italo-egiziano Mahmood: "Mi scandalizza che la politica sia entrata pure a Sanremo, non certo la canzone di Mahmood. Esistono tanti tipi razzisti in Italia, anche quelli che utilizzano la vittoria di un cittadino italiano a scopo elettorale".

"Chiedano scusa per la Libia. Napolitano si piegò"

Di Battista critica duramente l’attacco francese a Tripoli, l’appoggio italiano e l'ex presidente della Repubblica: "Mattarella non si sarebbe mai comportato come Napolitano", ha detto l'esponente del M5s dopo essersi rifiutato di scusarsi per il termine "vile" rivolto a Napolitano come richiesto dalla conduttrice Lucia Annunziata.

"Smorzare i toni? Non dimentico epiteti dei francesi"

"Noi crediamo nell'Europa come spazio comune, sennò non ci presenteremmo alle elezioni. Io voglio un seggio dell'Europa all'Onu e pretendo una decolonizzazione che non c'è mai stata in Africa, in questo sono molto più europeista di Macron", ha detto Di Battista. E sui gilet gialli: "Non era il caso per Di Maio incontrare i gilet gialli? No, non lo credo. Allora Macron non doveva incontrare Renzi dopo la formazione del governo italiano e firmare manifesti contro i populisti - ha aggiunto l'ex deputato - Se Macron lo vede come lesa maestà è un problema suo. Smorzare i toni? Non dimentico epiteti dei governi francesi, come 'lebbra' parlando del nostro governo".

"Non possono farci la morale"

Secondo Di Battista, le istituzioni italiane "devono incontrare al più presto quelle francesi per parlare di punti politici, del futuro dell'Europa. La crisi diplomatica - prosegue - va risolta a testa alta. Bisogna risolvere nella prossima Commissione Ue alcuni nodi chiave per il futuro dell'Europa. Ad esempio - aggiunge l'esponente M5s - tagliare gli stipendi dei commissari europei. Ma mi chiedo: si può essere paladini dell'Europa e mettersi al di fuori delle regole europee?", afferma, criticando il presidente francese Emmanuel Macron. Poi attacca l’esecutivo francese anche sulla questione migranti: "Il governo di Parigi non può fare la morale a noi sul razzismo quando i loro gendarmi alcune settimane fa hanno sbattuto i migranti alla frontiera in una foresta come cani".

Il Pd difende Napolitano: "Solidali con lui"

Dopo le accuse di Di Battista, non si fa attendere la replica del Pd che si schiera a fianco dell'ex presidente della Repubblica: "Un piccolo esponente del M5s si permette di apostrofare un gigante come Giorgio Napolitano: è la sintesi perfetta della stagione politica che l'Italia sta vivendo. Vile è Di Battista che in Rai senza contradditorio straparla di cose che non conosce", dice il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci. Dello stesso avviso il deputato Pd Filippo Sensi che scrive su Twitter: "Con il presidente Napolitano. Contro l'ignoranza, l'arroganza, l'accatto, il dolo di questi qua". Solidarietà anche da parte della deputata Lia Quartapelle: "Vile è Alessandro Di Battista che in Tv senza contraddittorio lancia accuse postume e infondate a uno statista del calibro di Giorgio Napolitano. Facile farlo senza essere eletto da nessuno e senza conoscere la responsabilità di Stato. Solidarietà al Presidente Napolitano".

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